Cosa fare in caso di ipotermia? Alcune soluzioni

L'ipotermia è uno stato del corpo in cui la temperatura scende sotto i 35 gradi. È importante agire tempestivamente in questi casi.

Comprendere cause e sintomi dell’ipotermia essenziale per sapere cosa fare quando questa si presenta. Come prima cosa è importante capire che l’uomo è in grado di auto-regolare il calore del proprio corpo. La termoregolazione corporea, infatti, è un processo basilare del nostro organismo. In alcuni casi però è possibile che la nostra temperatura corporea scenda sotto i 35 gradi, in questo caso siamo nella così detta ipotermia. In questa eventualità che può essere di varia natura, più o meno grave oppure temporanea, è importante agire tempestivamente per trovare una soluzione. È importante anche comprendere che per differenti cause corrispondono differenti terapie.

In base al grado di riduzione della temperatura corporea è possibile distinguere tre distinti casi: lieve, moderato e severo. L’ultimo caso si manifesta quando la temperatura scende sotto i 28 gradi. È essenziale ricorrere a un medico perché in queste casistiche è altamente probabile l’insorgenza di fibrillazione ventricolare o di altre aritmie. L’ipotermia può avere conseguenze irreversibili.

Ipotermia: cause, sintomi e cosa fare

È importante comprendere le cause che generano generano ipotermia nell’essere umano, per reagire tempestivamente e in modo appropriato. Il caso più frequente è quello di ipotermia dovuta all’esposizione prolungata a temperature esterne particolarmente rigide. Un altro caso piuttosto diffuso è quello indotto dalle immersioni in acque ghiacciate, è il caso più comune tra i marinai che cadono in mare. Ma non sono solo i fattori esterni a causare l’ipotermia nell’essere umano, anche alcune patologie possono esserne la causa. Ad esempio il morbo di Addison, lo shock settico e le ustioni.

Sintomi dell’ipotermia

Lo stato di ipotermia si manifesta tramite alcuni sintomi. Un primo indicatore di ipotermia è la vasocostrizione: al tatto la cute risulta fredda. In realtà è anche sintomo di un’azione del nostro organismo per coontrastare l’eccessivo freddo e preservare il calore negli organi vitali. Un altro sintomo evidente è la difficoltà respiratoria di chi è in ipotermia. Anche i brividi sono segnale che il corpo sta cercando di aumentare la propria temperatura, specialmente se con annesso tremore. Vi sono poi altri sintomi meno evidenti ma comunque presenti nella condizione di ipotermia. È il caso, ad esempio, di alterazioni renali e difficoltà cardiache o circolatorie.

Cosa fare in caso di ipotermia

In caso di ipotermia bisogna mantenere la calma, rivolgersi immediatamente a un medico ed eseguire le sue istruzioni. È importante alzare la temperatura corporea ma bisogna fare attenzione perché un riscaldamento troppo veloce può causare comunque gravi danni. Una possibilità è quella di bere liquidi caldi, togliere eventuali indumenti bagnati e coprirsi con una coperta ricordandosi però di lasciare libero il volto. È importante non bere alcolici. Assolutamente da evitare sono le immersioni in acqua calda. Allo stesso modo anche lo sfregamento o i massaggi, in realtà non sono d’aiuto in caso di ipotermia. La soluzione migliore è quella di rivolgersi al proprio medico che eseguirà un emodialisi: la somministrazione di una flebo che aumenterà la temperatura del sangue. Un’altra possibilità è la somministrazione di ossigeno umidificato oppure l’impiego di una soluzione salina calda, applicabile localmente sul corpo.

Scritto da Amos Granata

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