Luis Enrique, all’età di 52 anni, è più in forma che mai. Durante gli allenamenti in Qatar con la sua Spagna il CT si è fatto vedere a petto nudo mostrando gli addominali scolpiti. L’ex allenatore della Roma ha rivelato durante una delle sue dirette Twitch la sua dieta. Ecco di cosa si tratta.
La dieta di Luis Enrique: cosa mangia l’allenatore
L’allenatore Luis Enrique ha aperto il suo canale su Twitch per avvicinare il pubblico più giovane al calcio e rivelare i segreti del mestiere. L’idea gli è venuta vedendo il figlio, ma da questa cosa non vuole trarre profitto: i guadagni ottenuti dalle iscrizioni e dalle donazioni andranno tutte in beneficienza.
Luis Enrique, 52 anni, è sempre in forma. A dimostrarlo alcune riprese durante i Mondiali in Qatar in cui si è mostrato con addominali scolpiti. Merito di un costante allenamento che dura dagli inizi della sua carriera e di un alimento che non manca mai nella sua dieta: le uova. Arriva a mangiarne anche 6 al giorno, ha confessato recentemente l’allenatore spagnolo.
La carriera di Luis Enrique
A solo 21 anni fece il grande salto dallo Sporting Gijón al Real Madrid. Un punto di arrivo per tutti ma non per lui.
Per un motivo o per un altro infatti lui, che sia tipo piuttosto suscettibile si sa, e la calda tifoseria dei blancos non si presero mai. E con la dirigenza le cose non andarono poi molto meglio tanto che, alla scadenza del contratto, Luis lasciò il Bernabeu e Madrid senza troppi rimpianti.
Andò così al Barcellona, l’universo parallelo rispetto al Real, la concorrenza. Qui divenne una stella in un firmamento di spettatori che lo amò. Non solo: qui fece l’incontro che gli cambiò la vita. Uno dei suoi compagni di squadra era infatti tal Pep Guardiola, con il quale Luis condivise non solo il centrocampo o i successi, ma anche l’amicizia ed una comune visione del calcio. Luis Enrique divenne, poi, tecnico del Barcellona B: il loro calcio diveniva così manifesto di un club.
Per Luis vale solo il lavoro e l’allenamento è un importantissimo prologo della partita. Valuta l’allenamento come se fosse la partita.
Ultimamente si è dato alla meditazione. E questa piega un po’ ascetica lo ha condotto dritto dritto fino all’earthing, cioè la teoria della messa a terra che garantisce al corpo di riequilibrarsi tramite il contatto dei piedi nudi con l’erba e la terra.
Un riallineamento primordiale che allevia il mal di testa e regola (secondo la teoria) la pressione sanguigna, diminuisce lo stress e l’ansia, riduce il mal di schiena, consente una maggiore ossigenazione dei vasi sanguigni e dei capillari proprio attraverso il contatto a piedi nudi col suolo, perché gli esseri umani sono come antenne, captano elettricità dalla terra.