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Junk Food e Tabagismo: questione di cattive abitudini. Il vizio del fumo, noto anche come “sindrome da tabagismo”, è una tra le abitudini più dannose diffuse al giorno d’oggi. Recenti indagini statistiche Istat rilevano che esistono 1,1 miliardi di fumatori in tutto il mondo e, per quanto riguarda l’Italia, nello specifico, gli abitudinari si aggirano intorno ai 10-11 milioni. Questa però, non è l’unica cattiva abitudine presente nella nostra società. Infatti, accanto al vizio del fumo, si rileva un’altra forma di dipendenza altrettanto dannosa: il consumo abitudinario e spropositato di cibo spazzatura, noto come Junk Food. Noto per essere altamente calorico ma carente – se non privo – di valore nutritivo, il cibo spazzatura comprende qualsiasi alimento ricco di sali o zuccheri, semplici e grassi che il nostro organismo difficilmente riesce ad elaborare e smaltire. Tra quelli più noti e consumati, soprattutto tra i giovani, ci sono merendine, dolciumi, bevande zuccherate, alimenti ricchi di olio, burro e fritti. Trattandosi di alimenti difficili da elaborare e digerire, risultano essere molto dannosi per il nostro organismo. Il consumo esagerato di questi alimenti può addirittura portare a patologie anche molto gravi tra cui il diabete, l’obesità, e in casi estremi anche a diverse forme di tumore.
I giovani tra gli individui più a rischio
Si tratta di abitudini che mietono vittime anche e soprattutto tra i più giovani. Diversi studi che monitorano la dieta e lo stile di vita dei giovani evidenziano delle tendenze poco rassicuranti. La cattiva alimentazione, già presente in tenera età, è spesso frutto di genitori sempre di corsa che, per mancanza di tempo, non curano i pasti dei propri figli e a tal proposito si rilevano consumi elevati di merendine e dolciumi preconfezionati e di cibi da fast food. Vittime del fumo sembrano invece essere gli adolescenti che, per bisogno di adeguarsi alla massa e di sentirsi più grandi, emulano i comportamenti degli altri per sentirsi parte del gruppo. E’ infatti noto come tra gli adolescenti sia fondamentale l’appartenenza sociale come base per la costruzione della propria identità e personalità.
Focus: obesità infantile
L’obesità produce effetti negativi non solo a livello fisico ma anche mentale soprattutto sull’autostima e sull’immagine che i bambini hanno di sé. Questi, sentendosi diversi, diventano più insicuri e tendono a isolarsi e impigrirsi passando molte ore davanti alla televisione e a non voler partecipare ad attività ludiche con i propri coetanei perché si sentono inadeguati e scherniti. Spesso arrivano anche ad auto-emarginarsi per una profonda sensazione di vergogna di se stessi e di diversità dagli altri. E’ quindi importante che le famiglie aiutino i propri figli ad alimentarsi in modo sano, stimolandoli soprattutto a condurre uno stile di vita attivo e a contatto con gli altri bambini soprattutto perché durante la tenera età la socializzazione tra coetanei è una dinamica fondamentale e critica per il corretto sviluppo psicofisico del bambino.
L’importanza di una buona alimentazione
Se, come diceva Feuerbach, “l’uomo è ciò che mangia” è importante curare la propria salute psicofisica e alimentarsi in modo sano limitando il più possibile l’assunzione di cibi spazzatura. E’ infatti grazie al cibo che sosteniamo il nostro organismo: se mangiamo in modo scorretto il nostro corpo funziona male e, alla lunga, reagisce sviluppando patologie dannose. Importantissima è l’assunzione di frutta e verdura che, rifacendoci alle parole del dottor Paolo Bellingeri, arriverebbe a ridurre l’incidenza del tumore per il 22-42% in base alle diverse tipologie. A tal proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di consumare addirittura 5 porzioni di frutta e verdura al giorno per una sana alimentazione. Sono infatti note le proprietà benefiche di questi vegetali i quali hanno azioni antiossidanti molto elevate; sono anche ricchi di magnesio, vitamine, potassio e acido folico. Tutti ingredienti fondamentali per prevenire le malattie e prevenire l’invecchiamento cellulare.
Scelte di consumo sbagliate e dissonanza cognitiva
Paradossale sono i dati appresi da un un meeting di oncologi nel quale è emerso che le persone sanno come alimentarsi correttamente e, nonostante questo, continuano a persistere con atteggiamenti sbagliati. Risulta quindi ben chiara la teoria ma ardua l’utilizzo nella pratica quotidiana. In psicologia la discrepanza tra cognizioni e comportamento è chiamata “Dissonanza cognitiva”. Questa teoria descrive la situazione secondo la quale nell’individuo convivono spesso e volentieri diverse credenze, nozioni e opinioni in contraddizione tra loro. Di fronte a questa condizione l’individuo si trova in una situazione di forte disagio e cercherà delle vie d’uscita per sentirsi meglio. A questo scopo l’atteggiamento più diffuso è quello di eliminare le informazioni in contrasto con il proprio comportamento – piuttosto che modificarlo. Nel nostro caso, per quanto riguarda il consumo di cibo spazzatura, l’individuo sarà consapevole della dannosità della propria scelta ma, si convincerà della limitata incidenza della propria azione sulle patologie ad esso collegate o della poca dannosità del proprio comportamento per eliminare la sensazione di disagio e il senso di colpa che prova. Lo stesso principio può essere applicato anche per il tabagismo.
Ecco spiegato il perché ci è così difficile eliminare le nostre cattive abitudini! Ora che conosciamo questo trucchetto, la prossima volta magari potremo sforzarci di più e iniziare a volerci bene scegliendo la cosa giusta da inserire nel nostro carrello o sforzarci di fumare un pacchetto di sigarette in meno.