Il latte crudo a volte contiene agenti patogeni nocivi e di conseguenza bollire il latte prima di berlo risulta essere molto importante per preservare la salute. I benefici del latte bollito sono in realtà numerosi, infatti il profilo nutrizionale cambia rispetto a quello del latte bevuto freddo o semplicemente riscaldato per poco tempo. Scopriamo perchè bollire il latte risulta essere una pratica molto impotante che non andrebbe mai dimenticata.
Benefici del latte bollito
Il latte bollito è ricco di benefici per l’organismo perchè permette di berlo senza preoccuparsi della presenza di eventuali agenti patogeni nocivi che possono essere all’interno del latte fresco. Per far bollire il latte è necessario metterlo sul fuoco fino a raggiungere la temperatura di circa 95° C che risulta essere il punto di ebollizione del latte vaccino. Le sostanze nutritive del latte bollito risultano essere importanti per l’organismo perchè si tratta di un mix equilibrato tra proteine, carboidrati e grassi. Questo latte contiene anche importanti quantità di vitamine e di sali minerali.
Con la bollitura del latte si ottiene una modificazione della composizione dei grassi. Gli acidi grassi a catena lunga si trasformano in acidi grassi a catena corta e media, di conseguenza risultano essere più digeribili a livello intestinale. Questi grassi consentono anche di mantenere il peso corporeo sotto controllo e di mantenere stabili gli zuccheri nel sangue.
Bollendo il latte di mucca, lo si rende anche più digeribile perchè ci sono delle modifiche a livello di proteine e nel lattosio. Per questo motivo, dopo la bollitura, il latte puù essere gustato anche dalle persone normalmente intolleranti al lattosio o con allergie alle proteine del latte. Dopo la bollitura, il latte vede mutare il suo apporto vitaminico e proteico, infatti l’acido folico diminuisce di molto in quanto è termolabile. Nonostante questo, si tratta di un effetto collaterale secondario visti i numerosi benefici del latte bollito.