Quando il proprietario di un negozio di hobby di Cincinnati si è tagliato un dito nel 2005 mentre mostrava ad un cliente perché il motore del suo modellino d’aeroplano fosse pericoloso, si è presentato al pronto soccorso senza la punta. Non riusciva a trovarla da nessuna parte. Il medico gli bendò la ferita. Dal momento in cui non si poteva far nulla per ricostruire il dito, gli raccomandò un trapianto di pelle per coprire la punta del suo dito medio, per una questione di estetica. Mesi dopo, gli è ricresciuto: tessuto, nervi, pelle, unghia e tutto.
Quest’hobbista aveva un fratello nel settore della ricrescita dei tessuti. Egli gli propose di andare da lui prima del trapianto di pelle. Gli applicò sul dito una polvere estratta dalla vescica del maiale. L’estratto, chiamato matrice extracellulare, stende un’impalcatura che le cellule utilizzano per generare qualsiasi parte del corpo, comprese le dita. E’ come un’impalcatura cellulare ed è presente in tutti gli animali. Contiene i segnali che dirigono le cellule alla divisione, alla differenziazione e alla costruzione in una specifica forma.
La matrice extracellulare
La matrice extracellulare è una componente del tessuto del corpo che funziona all’esterno delle cellule del corpo (ecco perché “extracellulare”). E’ costituito per la maggioranza da collagene, un tipo di proteina. Dunque, la matrice estratta dalla vescica del maiale non ha niente di quest’animale.
Nei feti umani, la sostanza lavora con le cellule staminali per far crescere e ricrescere tutto, dall’aorta cardiaca alle dita dei piedi. Quando sono in grembo, i feti possono far ricrescere qualsiasi cosa si sia danneggiata. Gli scienziati hanno creduto a lungo che, quando un feto raggiunge il pieno sviluppo, la matrice extracellulare smetta di funzionare.
Ma con la prova che, tramite la matrice prelevata dalla vescica di un maiale è possibile riparare ai danni, si stanno chiedendo se essa potrebbe innescare la matrice umana e farla lavorare di nuovo. Dopotutto, secondo il ricercatore di rigenerazione Dr. Stephen Badylak, dell’Università di Pittsburgh, ai bambini fino all’età di due anni possono ricrescere le punte delle dita senza alcun aiuto esterno.
L’applicazione
La matrice extracellulare estratta dal maiale è già stata utilizzata dai veterinari per aiutare i cavalli a riparare i legamenti strappati. Nelle persone, viene utilizzato per trattare le ulcere e per chiudere un buco nel tessuto che riveste lo stomaco.
Richiede un processo totalmente differente rispetto al meccanismo di guarigione del mammifero. Prendiamo ad esempio una persona che ha perso la punta del dito. Quando il dito viene reciso, le cellule muoiono ed il loro contenuto viene filtrato nel tessuto adiacente. Questo fa scattare l’allarme del sistema immunitario. La sua risposta alla morte delle cellule è l’infiammazione ed il tessuto cicatriziale. La formazione di quest’ultimo previene qualsiasi futuro sviluppo cellulare nell’area. Ecco perché le cicatrici persistono, poiché le cellule non possono riparare la pelle.
Ma, quando la matrice extracellulare viene applicata su di una ferita, non innesca una risposta immunitaria. Al contrario, quando inizia ad abbattere il tessuto adiacente, innesca un meccanismo in quel tessuto. Inizia così la riparazione del danno, proprio come succede ai feti (o alle salamandre che perdono gli arti). Dividono e ricostruiscono creando nuovi tessuti normali, senza cicatrici.
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La sperimentazione
Combinata con gli sviluppi nella ricerca di cellule staminali, questa matrice extracellulare potrebbe fare miracoli nel campo della rigenerazione. All’inizio del 2007, sono stati testati gli effetti della matrice in una base militare del Texas. Gli scienziati hanno usato l’estratto sui veterani della guerra in Iraq, le cui mani erano state danneggiate durante la battaglia.
Hanno aperto le ferite ed hanno applicato la componente sulla parte delle dita nel tentativo di farle ricrescere. I ricercatori che conducevano lo studio, hanno affermato di non aspettarsi la ricrescita dell’intero dito, ma sperano che cresca abbastanza tessuto da poter essere utilizzabile. Non credono che si svilupperà l’osso, ma niente è sicuro ora come ora. Quell’uomo a Cincinnati ha solo perso la punta del dito, nella parte bassa dell’unghia; non ha perso l’intero dito.
I progressi del futuro
A parte l’estratto dei maiali, molti si interrogano se la matrice umana sia incapace di funzionare o si trovi semplicemente in uno stato latente ed aspetti di essere innescato.
Gli umani hanno la stessa capacità rigenerativa delle salamandre, che possono far ricrescere interi arti? I ricercatori ancora non hanno trovato un modo per attivare il meccanismo? Non solo gli anfibi possono far ricrescere le parti del corpo. I cervi, infatti, possono far ricrescere le loro corna, composte da ossa, tessuto, cartilagine e pelle. Le stesse componenti degli umani.
C’è una qualsiasi possibilità che vi sia un interruttore interno che faccia riattivare la capacità di rigenerazione che gli umani posseggono nel grembo? La medicina rigenerativa è alla costante ricerca di una risposta a quest’interrogativo. E, nel frattempo, se applicare la polvere dell’estratto di maiale su un dito tagliato può facilitare la ricrescita, le possibilità per la medicina sono sorprendenti. Lesioni spinali, arti amputati ed organi danneggiati potrebbero essere riportati ad uno stato migliore se la scienza scoprisse la giusta combinazione dei trattamenti.