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Le infezioni alla vescica sono una condizione comune e frustrante che colpisce maggiormente le donne e provoca un’urinazione dolorosa e frequente. Le donne sono più predisposte all’infezione a causa della prossimità dell’uretra (punto di uscita delle urine) alla vagina e al retto che provoca facilmente la contaminazione batterica della vescica.
Per alcune donne tale fatto potrebbe significare la presenza di una o due infezioni nel corso della loro vita mentre altre possono soffrire di episodi più frequenti e a lungo termine. Molte donne notano che le infezioni si ripresentano dopo il rapporto sessuale o ad ogni ciclo mestruale. Sfortunatamente, le infezioni ricorrenti spesso richiedono cicli ripetuti di antibiotici che possono condurre a infezioni micotiche ricorrenti, nausea o diarrea.
Abitudini corrette
Semplici cambiamenti nello stile di vita possono aiutare a diminuire il rischio di infezioni alla vescica. Le donne vengono esortate a pulire l’uretra e poi il retto, oppure dal davanti a dietro dopo aver usato il bagno. Anche svuotare la vescica dopo il rapporto sessuale può ridurre il rischio di infezione.
I pazienti devono rispettare un’assunzione adeguata di acqua. Dai sette agli otto bicchieri di acqua al giorno sono spesso richiesti per mantenere il corpo idratato e permettere al sistema urinario di rimuovere i possibili pericoli.
I pazienti con infezioni frequenti possono eliminare certi fattori di rischio. Per esempio, evitare saponi e shampoo aggressivi può ridurre il rischio di infezione poiché diminuisce l’irritazione attorno all’uretra. Chi ha infezioni ricorrenti dovrebbe diminuire l’assunzione di zucchero e caffeina ed eliminare del tutto le bevande analcoliche dall’alimentazione poiché queste sostanze possono sicuramente irritare la vescica. Anche lo zucchero abbassa l’immunità naturale del nostro corpo, riducendo l’abilità di quest’ultimo di difendersi dai batteri.
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L’aiuto dei probiotici
I pazienti possono ridurre la pressione sulla vescica per mezzo del miglioramento delle abitudini intestinali e ciò può essere fatto tramite la somministrazione di probiotici (i batteri buoni) nel tratto digerente. Spesso tali batteri diminuiscono a causa dell’uso frequente di antibiotici o di una cattiva alimentazione. Tuttavia sono necessari per molte funzioni corporee e riducono i batteri cattivi che possono provocare un’infezione.
Il D-mannosio
Il D-mannosio, un zucchero semplice pensato per scovare i microbi nella vescica, combatte le infezioni provocate dal batterio E.coli, che provoca quasi il 90 per cento delle infezioni vescicali. Una dose di D-mannosio generalmente è di 1000 mg e si può assumere al primo segnale di infezione, fino a quattro volte al giorno, e occorre continuare fino alla completa sparizione dei sintomi.
Il D-mannosio può essere preso una o due volte al giorno (1000-2000 mg) per contribuire alla prevenzione delle infezioni. Nonostante il trattamento manchi di una sperimentazione umana ampia, molti di essi hanno ottenuto risultati positivi e non producono gli effetti indesiderati comuni legati all’uso di antibiotici.
I benefici del mirtillo rosso
Un secondo trattamento ampiamente riconosciuto è il mirtillo rosso. Assunto come integratore o succo, si ritiene che il mirtillo rosso impedisca ai batteri di attaccarsi alle pareti vescicali e favorisca la loro rimozione dalla vescica. Il succo di mirtillo rosso è stato per molto tempo pubblicizzato come cura per le infezioni alla vescica, tuttavia la maggioranza di essi contiene sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS).
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Una quantità elevata di questo dolcificante può aumentare il rischio di infezione e oltre a ciò potrebbe favorire l’aumento di peso. Cerca un succo di mirtillo rosso che non abbia alcuna aggiunta di dolcificanti. Inoltre, il mirtillo rosso può anche essere assunto come estratto contenuto in una capsula. Il dosaggio di tali capsule sarà variabile ma generalmente se ne prendono 2-4 al giorno fino alla scomparsa totale dei sintomi.
I soggetti esposti alle infezioni
Le vittime di infezioni alla vescica non sono soltanto donne in età adulta. Neonati e bambini possono contrarle a causa di un reflusso anomalo che permette all’urina di andare dalla vescica ai reni. I bambini con infezioni del tratto urinario dovrebbero essere visitati da un medico.
Gli uomini più anziani generalmente corrono il rischio di infezione quando la prostata diventa talmente grande da bloccare il flusso efficiente di urina. Questo stallo costituisce un ottimo ambiente per la proliferazione dei batteri. Tale condizione dovrebbe essere esaminata da un medico, poiché potrebbe essere necessario un trattamento specifico per la prostata.