Quali sono le malattie cardiache più comuni

Le malattie cardiovascolari più comuni e i consigli alimentari per un corretto stile di vita.

Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte in tutto il mondo, soprattutto nei paesi occidentali. In gran parte questo deriva dal fatto che sono delle patologie strettamente correlate allo stile di vita. Questo significa che vi sono fattori di rischio evitabili come obesità, sedentarietà o fumo che causano l’aumento di colesterolo e trigliceridi, facendo si che le arterie si otturino e che il sangue arrivi ogni volta con più difficoltà al cuore.

Prendendo in considerazione le patologie cardiache che ogni anno sono la causa di morte di molte persone, non c’è da meravigliarsi che molta gente desideri conoscere quali sono le patologie del cuore più comuni. Se sei uno di quelli che se lo chiedono, nel seguente articolo te le spiegheremo.

Consigli alimentari per prevenire le malattie cardiovascolari

L’alimentazione è il primo passo verso uno stile di vita corretto ed equilibrato. La prevenzione può passare anche dall’attenzione che dedichiamo ai cibi che assumiamo. E’ molto importante non assumere in grande quantità quei cibi che possano aumentare il nostro colesterolo. Mangiare in maniera scorretta può causare obesità, diabete e problemi cardiovascolari. Qui di seguito alcuni consigli alimentari da seguire.

Verdure e legumi

Includere nella dieta un largo consumo di legumi. Sono una fonte importante di proteine e sono privi di grasso. Quelli che vi consigliamo sono fagioli, lenticchie, fave, ceci, piselli. Inoltre non possono mancare sulle nostre tavole svariati tipi di frutta fresca, ortaggi e verdure. Sono infatti alimenti privi di grasso e ricchi di vitamine e fibre.

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Poco sale

Bisogna limitare il consumo di sale. Questo infatti va ad aumentare la pressione arteriosa per la presenza del sodio. L’aumento della pressione può generare malattie cardiache e renali. E’ stato dimostrato che una riduzione dell’apporto del sale nella nostra dieta favorisce la diminuzione della pressione e di conseguenza un calo delle malattie cardiovascolari.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non assumere più di 2 grammi di sodio al giorno. Corrispondono a 5 grammi di sale circa, la quantità contenuta in un cucchiaino.

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Carni magre

Si consiglia di preferire per la nostra dieta le carni magre. Quelle consigliate sono tacchino, pollo, coniglio, vitello. E’ preferibile ridurre il consumo delle carni rosse e grasse. Le carni di maiale, anatra e oca, per quanto gustose, andrebbero limitate. Prestare attenzione anche al tipo di cottura con cui prepariamo i nostri piatti. Optate per una cottura alla griglia, al vapore o alla piastra. Eviterete così i grassi che derivano dalla cottura con l’olio o salse grasse.

Insaccati e formaggi

Alcuni insaccati, come mortadella, salame, salsicce, per quanto molto saporiti andrebbero evitati nella nostra alimentazione quotidiana. Non disperate, possiamo non rinunciare ai salumi preferendo quelli magri come prosciutto crudo, bresaola e speck. Ricordate però che questi salumi contengono un alto contenuto di sale. Da preferire i formaggi freschi a basso contenuto di grassi. Vanno assunti come sostituti della carne o del pesce.

Dolci e zuccheri

Come nella maggior parte delle diete, il consumo di zuccheri deve essere limitato. Se siete dei bravi cuochi, consumate dolci fatti in casa, preparandoli con poco zucchero e utilizzando grassi vegetali. Ricordate che le quantità devono comunque essere moderate.

Malattie cardiovascolari più comuni

Le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte in Italia, soprattutto tra gli uomini. In alcuni casi i fattori di rischio non si possono evitare. Possono riguardare infatti l’età, il sesso e la familiarità. Altri fattori di rischio sono invece legati ad uno stile di vita scorretto, e possono perciò essere ridotti.

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L’infarto

Quello miocardico, conosciuto come infarto o attacco al cuore è probabilmente la più conosciuta e una delle più comuni malattie di questo organo. Infatti l’infarto miocardico è una delle principali cause di morte naturale in tutto il mondo. Generalmente questa patologia cardiaca non appare improvvisamente, ma si manifesta attraverso alcuni sintomi che, se siamo capaci di interpretarli, possono aiutarci a prevenirlo e a trattarlo nelle sue fasi iniziali.

Questi sintomi possono essere:

  • Dolore e intorpidimento al braccio sinistro.
  • Dolore che irradia sino al collo e alla mandibola.
  • Dolore al petto e alla bocca dello stomaco che può sembrare bruciore.
  • Oppressione al petto, come un enorme peso che ti schiaccia e ti impedisce di respirare correttamente.
  • Sudorazione eccessiva.

Alcuni degli antecedenti che possono causare un attacco di cuore sono il colesterolo e trigliceridi alti, così come le abitudini nocive come il tabacco. Ecco perché dovresti tenere presente che una dieta equilibrata, uno stile di vita sano e lo sport praticato regolarmente possono prevenire l’infarto.

Angina pectoris

L’ angina pectoris è una malattia provocata da un insufficiente afflusso di sangue al cuore. Ciò può essere una conseguenza di un otturamento arterioso. Questa è una delle patologie cardiovascolari più comuni, soprattutto negli uomini, più specificamente dai 65 anni. Questo non vuol dire che le persone più giovani o le donne non ne possano soffrire.

L’angina pectoris può sorgere improvvisamente. Inoltre, è normale che compaiano in modo ricorrente, sia se stiamo praticando sport o se stiamo riposando. I sintomi sono simili a quelli dell’infarto, con un dolore oppressivo al petto e la difficoltà a respirare. Il dolore potrebbe durare solo pochi minuti, ma quando va oltre i 20 può mettere a rischio la vita del paziente. Al primo avviso di angina pectoris, è necessario andare dal medico, dal momento che questa patologia può innescare altre complicazioni che possono causare la morte.

Aritmie

Conosciamo con il nome di aritmia qualsiasi tipo di alterazione del battito cardiaco o del ritmo cardiaco, un’altra delle più comuni malattie cardiache. Siamo in presenza di una aritmia sia quando il cuore batte più lentamente del normale, sia quando batte più velocemente o quando il battito cardiaco non è regolare. Esistono diversi tipi di aritmia. Tuttavia, la fibrillazione atriale, di cui parleremo nella prossima sezione, è la più comune di tutte.

Di solito le aritmie si distinguono in:

  • Tachicardia: quando vi è un aumento del ritmo cardiaco, più di 100 battiti al minuto.
  • Bradicardia: quando i battiti diminuiscono, meno di 60 al minuto .

Le aritmie possono provocare sintomi che vanno da vertigini, a stanchezza e mancanza di respiro. Come già abbiamo spiegato esistono differenti tipi di aritmia. A seconda delle conseguenze che provocano, tuttavia, si possono differenziare anche in base alla zona del cuore che è colpita.

Le aritmie più pericolose sono quelle che colpiscono gli atri, ossia, le cavità inferiori del cuore. D’altra parte, le più facile da trattare – attraverso l’assunzione di farmaci – sono quelle che colpiscono i ventricoli.

Ad ogni modo, qualsiasi problema o alterazione nel cuore dovrebbe essere immediatamente seguita, controllata e trattata da uno specialista. Se si trascura e peggiora può trasformarsi in malattie cardiache più pericolose.

Fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è un tipo di aritmia comune in tutto il mondo. Avviene quando gli atri non battono al ritmo che dovrebbero. Così il sangue e di conseguenza l’ossigeno e i nutrienti che trasporta, non arrivano correttamente al cuore.

Vi sono due tipi di fibrillazione atriale:

  • Aumento o diminuzione della frequenza cardiaca: la velocità con cui batte il cuore varia. Parliamo di aritmia quando il ritmo varia, sia perché è inferiore al normale o, al contrario, quando il ritmo è più veloce.
  • Irregolarità nella frequenza cardiaca: oltre il fatto che il cuore batte più velocemente o più lentamente, è considerato un’aritmia quando il battito cardiaco non è regolare, cioè vi sono cambiamenti nel tempo che intercorre tra un battito e l’altro.

Le aritmie e la fibrillazione atriale sono una delle principali cause di incidenti cerebrovascolari. Nel seguente articolo ti spiegheremo i sintomi di fibrillazione atriale.

Insufficienza cardiaca

In realtà, l’insufficienza cardiaca è un concetto molto astratto che può coprire un’ampia varietà di condizioni. Tuttavia, parliamo di insufficienza quando il cuore non è in grado di pompare il sangue per soddisfare le quantità di ossigeno richieste dal nostro corpo in un momento specifico.

Questo è dovuto a problemi del proprio cuore e delle arterie. Ad esempio accumulo di colesterolo, malattie come diabete o problemi esterni come eccesso di esercizio. L’insufficienza cardiaca di solito è il risultato della maggior parte di malattie correlate al cuore e al sistema circolatorio. Di seguito ti spiegheremo quali sono i sintomi dell’insufficienza cardiaca.

Aneurisma

Parliamo di aneurisma quando alcune pareti arteriose cominciano a indebolirsi. Ciò ne causa la dilatazione e di conseguenza, rischia di formarsi un fascio di sangue che, nel caso più pericoloso, causa un’emorragia. Una delle arterie più spesso danneggiata dagli aneurismi è l’aorta, l’arteria principale che nasce dal cuore nella direzione del torace e dell’addome.

È comune trovare casi in cui il paziente affetto da aneurisma non noti alcun sintomo, tuttavia, con il passare del tempo e l’arteria si dilata al punto che può rompersi, può causare un intenso dolore al petto o la schiena insieme a tosse o suoni sibilanti del petto.

Dato che nelle fasi iniziali l’aneurisma è asintomatico, il modo migliore per proteggerci è seguire uno stile di vita sano e consultare regolarmente il cardiologo per assicurarsi che il nostro sistema circolatorio funzioni perfettamente.

Questo articolo è puramente informativo, non abbiamo la facoltà di prescrivere nessun trattamento medico ne effettuare nessun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a consultare il medico nel caso in cui presenti qualche tipo di sintomo o malessere.

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Scritto da Anna Iasevoli

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