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C’è un settore in Italia che sembra non soffrire i rincari e che, anzi, è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante all’interno dell’economia del nostro paese: si tratta dei sex toys, un argomento che per decenni era considerato tabù e che oggi, invece, viene tranquillamente discusso.
Certo, la pandemia, con il relativo distanziamento sociale, ha sicuramente aiutato ma ridurre tutto al Covid-19 può essere fuorviante nell’analisi di tutto ciò che concerne questo settore, che vede aziende come Leo – leader a livello mondiale – fatturare a oltre 6 cifre.
I numeri in Italia
Lo stato in cui le vendite di sex toys sono maggiori è la Cina che, dei 29 miliardi del fatturato mondiale, se ne prende circa l’80%, pari a poco più di 23 miliardi (anche se nel paese asiatico vivono più di un miliardo di persone) ma l’Italia, in rapporto, certamente ricopre un ruolo importante in questo mercato.
Non solo guardando il numero ‘secco’ ma anche facendo attenzione al fatto che il settore sta crescendo in maniera esponenziale, in particolare nell’ultimo quadriennio, quindi anche prima della pandemia. Dal 2019, infatti, gli acquisti da parte degli uomini di sex toys sono aumentate del 96% mentre dal lato femminile sono più che raddoppiate, arrivando al 148%.
Una richiesta sempre crescente che ha convinto importanti imprese del settore come MysecretCase leader in Italia nelle vendite, ad attivare importanti canali di marketing. Ad esempio, proprio in queste settimane è attiva una particolare promozione: approfitta di un codice sconto MySecretcase anche tu se vuoi provare un sex toy.
Da notare come l’acquisto di sex toys non coinvolge solo i single. Anzi, se proprio bisogna dirla tutta, la fetta più importante del fatturato di aziende come quelle citate è dovuta alle coppie che vogliono provare qualcosa di diverso rispetto alla solita intimità. Le donne si piazzano subito dietro e solo al terzo posto ci sono gli uomini.
E se fino a ora si è parlato soprattutto di dati già acquisiti, andando a vedere le intenzioni di acquisto, la situazione è ancora più chiara. Queste ultime sono aumentate del 143% con la fascia dai 24 ai 39 anni quella più fermamente convinta, con un aumento del 30%. Sono, però, interessanti due aspetti: il primo è che la fascia dai 24 ai 54 anni è molto attiva in questo ambito, nel senso che acquista molto ed è una fascia molto profittevole. I giovanissimi, invece, sembra che non abbiamo particolare interesse. Resta da vedere se sia dovuto a un calo del desiderio generalizzato oppure che ancora non conoscono in maniera efficace i benefici derivati dall’uso dei sex toys.
Gli oggetti più venduti
Stavolta nessuna sorpresa: i sex toys più venduti sono i vibratori. Le donne, in particolari, tra le tante soluzioni che vengono proposte propendono per quest’oggetto che da anni è sinonimo di auto erotismo.
Ma, come dicevamo, il mondo è cambiato e quindi le stesse donne acquistano anche lubrificanti e lingerie sexy, per poter essere sempre attraenti con il proprio partner o godersi una serata all’insegna della passione.
E gli uomini? Sembra che il genere maschile ami la realtà, almeno se si valuta cosa acquistano on line da Mysecretcase in Italia. Infatti, preferiscono le cosiddette ‘real doll’, troppo spesso semplificate erroneamente come bambole gonfiabili. È vero che provengono da quel mondo lì, però sono delle bambole che hanno tutte le sembianze degli esseri umani. Sono, per intenderci, una riproduzione di una persona in tutte le sue sfaccettature, comprese possibili pieghe della pelle o rughe, se si ama il genere over 40. Interessante è anche il mercato dei dildo che costituiscono una fetta di mercato importante.
Cosa riserverà il futuro?
La parola d’ordine è realismo e tecnologia. Di realismo ne abbiamo già parlato nel paragrafo precedente riguardante le real doll ma sulla tecnologia è necessario un approfondimento interessante. Si fa più larga la strada che porta dritti ai sex toys in formato tecnologico: si tratta di oggetti che possono essere utilizzati da remoto, anche in base ad app e smartphone alla mano.
In pratica, i movimenti possono essere fatti anche in maniera automatica, approfittando di apposite opzione disponibili che, quindi, rendono il tutto più efficace e personalizzabile. Le aziende produttrici, probabilmente, si daranno battaglia proprio da questo punto di vista per poter sempre più essere al passo con i tempi e poter, quindi, rispondere alle varie esigenze che ci sono sul mercato.
Perché con le app, oggi, si può fare praticamente di tutto. Una sorta di abbinamento tra innovazione e tradizione per un settore che, per lungo tempo, ha vissuto nei sottoboschi. E che oggi, invece, si prende tutta quella finestra che per anni gli è stata negata.