Le linee guida per una sana alimentazione in gravidanza

Cosa mangiare in gravidanza? Scopriamo come seguire una sana alimentazione quando si è in dolce attesa.

Quando una donna è in dolce attesa, più che mai è fondamentale seguire una sana alimentazione per se stessa e per il bambino che si aspetta. È importante prestare attenzione all’alimentazione della futura mamma, già a partire dal periodo pre-natale, ovvero il momento che precede il concepimento, fino a tutto il periodo in cui il bambino sarà allattato al seno. Ecco le linee guida per una dieta sana in gravidanza.

La dieta in gravidanza: linee guida

Per una alimentazione sana in gravidanza è sufficiente rispettare alcuni piccoli accorgimenti. Ecco alcune linee guida in una dieta in gravidanza

Variare il più possibile le scelte alimentari, garantendo così l’assorbimento di tutti i nutrienti necessari. 

Consumare verdura e frutta di stagione ogni giorno, lavata in modo accurato con abbondante acqua corrente.

Consumare carne, pesce e uova ben cotti.

Limitare gli zuccheri semplici, prediligendo carboidrati complessi come pasta, pane e patate.

Limitare il consumo di bevande nervine come caffè e tè, preferendo prodotti decaffeinati e deteinati.

Evitare il consumo di bevande alcoliche e ovviamente non fumare.

Evitare i pasti eccessivamente abbondanti che potrebbero causare problemi di digestione. Se l’appetito è tanto, è preferibile fare due o tre spuntini leggeri, distribuiti bene tra un pasto e l’altro.

Evitare fritture e condimenti pesanti.

In caso di aumento di peso eccessivo, limitare il consumo di carboidrati e preferire, come primo piatto, zuppe di legumi o di verdure.

Consigli nella dieta in gravidanza

Il controllo del peso in gravidanza è importantissimo, più per un fatto di salute che estetico. La corretta alimentazione in gravidanza prevede infatti anche di non superare un aumento ponderale eccessivo o troppo scarso.

Al termine della gravidanza, l’aumento di peso dovrebbe essere compreso all’incirca tra i 9 e i 12 chili

Nei primi tre mesi l’incremento dovrebbe essere minimo o nullo, per esempio un chilo nel primo trimestre. Nel secondo trimestre circa un chilo al mese, mentre nell’ultimo trimestre può capitare di prendere un po’ più di un chilo al mese.

Molti ginecologici consigliano di tenere un diario del peso, in cui annotare, circa una volta a settimana, il proprio peso. L’ideale è pesarsi al mattino, svestite e a digiuno.

In caso di un aumento di peso eccessivamente rapido, per esempio più di un chilo in dieci giorni, è importante comunicarlo al proprio medico, soprattutto se si associa a gonfiore a mani e piedi. È importare comunicare al proprio medico anche un eventuale calo di peso, soprattutto se significativo.

Scritto da Chiara Sorice

Lascia un commento

La dieta di Fiorella Mannoia: come si tiene in forma la cantante

Endometriosi: come si diagnostica

Leggi anche
  • tuobenessereI surgelati fanno male? Quello che devi sapere

    Optare per i surgelati rappresenta una scelta che si lega alla praticità, senza compromettere il desiderio di alimenti sani e gustosi.

  • tuobenessere73 tipi di pesto da provare

    Il pesto tradizionale, con il suo verde brillante e l’aroma di basilico, resta un simbolo della cucina italiana, ma le varianti possibili vanno molto oltre.