Lo screening della mammografia è fondamentale per capire in anticipo se sta per nascere un tumore al seno. Perché bisogna fare lo screening prima dei 50 anni? Ecco i motivi.
Mammografia, perché bisogna fare lo screening prima dei 50 anni?
Lo screening mammografico è uno strumento offerto gratuitamente per captare sul nascere lo sviluppo di un tumore al seno. Offerto per le donne tra i 50 e i 69 anni, lo screening è così utile per ridurre la mortalità associata alla malattia. Ma è importante estendere lo screening mammografico alle donne più giovani, tra i 40 ai 49, comunque prima dei 50 anni. E’ questo che chiede uno studio da poco pubblicato su JCO, la rivista ufficiale dell’American Society of Clinical Oncology.
Per arrivare a diagnosticare il tumore al seno in anticipo, un efficace strumento è lo screening oncologico, particolari esami offerti gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale volti ad intercettare la malattia in quelle fasce di età maggiormente a rischio.
Per il seno, in Italia, ciò avviene tra i 50 e i 69 anni. Alcune regioni però, complice l’aumento di incidenza dei tumori del seno in fase precoce, prima dei 50 anni. Ecco perché bisogna fare lo screening prima dei 50 anni.
Diversi studi dimostrano quanto sia improntate abbassare l’età in cui sottoporsi ai screening. Nel mese di maggio negli Stati Uniti diversi esperti hanno invitato ad estendere lo screening anche per la fascia di età 40-49. Come quello pubblicato sulla rivista dell’American Society of Clinical Oncology.
L’analisi è stata effettuata in Canada, nazione in cui lo screening mammografico viene offerto a seconda delle diverse “province” a fasce di età differenti. In alcune aree è previsto anche tra i 40 e i 49 anni, in altri solo dai 50 in su.
Mammografia: screening prima dei 50 anni
Lo studio canadese che testimonia l’importanza di sottoporsi allo screening della mammografia, prima dei 50 anni, ha comparato la sopravvivenza netta a dieci anni, ovvero la sopravvivenza non imputabile ad altre cause diverse dal tumore al seno, sia nel gruppo sottoposto a screening sia in quello a cui non veniva offerto.
Dalle analisi è emerso che nelle donne sottoposte a screening, la mortalità netta è stata inferiore dell’1,9% rispetto alle donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni non sottoposte a screening. Il maggior vantaggio, pari al 2,6%, si è verificato nella fascia di età 45-59 anni.
Un risultato importante, quello ottenuto nello studio canadese, che supporta ancora una volta la necessità di estendere lo screening nelle fasce di età più giovani. Non significa però che l’età sia la sola discriminante. Il concetto di screening mammografico guidato dall’età non tiene conto della variabilità tra le donne nel rischio di sviluppare il cancro al seno.