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Insieme alla stagione invernale è arrivata anche l’influenza. Nonostante i vaccini e le cure preventive per rafforzare il sistema immunitario, i rischi di contrarre l’influenza sono davvero altissimi. Scopriamo insieme un piccolo manuale di sopravvivenza.
L’influenza giorno per giorno
Seguiamo giorno per giorno il decorso della malattia, per capire come comportarci quando ci ammaliamo e durante la convalescenza e per fare in modo di guarire nel minor tempo possibile.
Primo giorno
Immagina la scena. Un collega ritorna a lavoro mentre è ancora influenzato. Per quanto tu cerchi di evitarlo, il contagio è inevitabile e così il collega ti attacca l’influenza. Come accade questo?
L’infezione si passa per via aerea, cioè a causa di conversazioni, starnuti, colpi di tosse con cui goccioline di saliva contenente il virus passano dal soggetto malato a quello sano. In realtà bisogna specificare che il virus dell’influenza può sopravvivere anche diverse ore al di fuori di un corpo umano, quindi il contagio può avvenire anche non in presenza di una persona malata.
Il virus dell’influenza entra nel nostro corpo e attacca le nostre cellule come se fosse una sostanza chimica. Infatti, si serve del nostro meccanismo cellulare, in particolare del sistema riproduttivo della cellula, per sopravvivere. Nel virus sono presenti dei filamenti genetici che vengono introdotti nella cellula dove saranno utilizzati per riprodursi, mediante la duplicazione del materiale genetico del virus stesso.
Secondo giorno
Noti che ti senti molto male, la tua gola è irritata e hai la febbre.
A questo punto ormai il virus influenzale ha infettato la cellula. All’inizio, il virus attacca le cellule respiratorie, che saranno quindi le prime a essere coinvolte anche a livello di sintomatologia. Il virus, una volta penetrato nella cellula, inizia a riprodursi grazie al suo materiale genetico. In sei ore la cellula avrà riprodotto 1000 virus. Dopo un giorno dal contagio, quindi, miliardi di virus dell’influenza saranno presenti nel corpo.
Terzo giorno
L’influenza è in piena attività: febbre, dolori, stanchezza, mal di gola e mal di testa.
Quando i nuovi virus sono completi, “sbocciano” dalla superficie della cellula infetta per iniziare di nuovo il procedimento. Entro 48 ore dalla prima entrata del virus, questi distruggeranno le cellule respiratorie. I tuoi sintomi sono notevoli, in parte, poiché le difese immunitarie dell’organismo reagiscono.
I più comuni sintomi dell’influenza sono:
- Sensazione di freddo persistente, con anche brividi
- Febbre (moderata o elevata)
- Mal di testa (soprattutto nella zona frontale)
- Mialgia diffusa
- Perdita dell’appetito
- Stanchezza costante
- Raffreddore
- Lacrimazione
- Tosse (prima secca, poi anche grassa con produzione di catarro)
- Talvolta anche nausea, vomito e diarrea.
Quarto giorno
I tuoi sintomi persistono: febbre, brividi, dolori, stanchezza forti mal di testa, e una tosse secca persistente.
A questo punto il corpo riconosce il virus, così inizia una complicata reazione immunitaria.
I linfociti T sono dei particolari globuli bianchi. Questi riconoscono l’antigene dell’influenza grazie a un ricettore sulla superficie della cellula T. In questo modo, i linfociti si attivano, aumentano di numero e iniziano a sintetizzare (produrre) l’interleuchina, una sostanza chimica che attira nella zona interessata molti altri globuli bianchi: è una reazione necessaria per avere un’adeguata risposta immunitaria, ma allo stesso tempo comporta anche febbre e infiammazione. I linfociti T producono anche degli anticorpi, sostanze chimiche che si legano al virus rendendolo impotente e che sono quindi fondamentali per sconfiggere l’influenza.
Quinto, sesto e settimo Giorno
I tuoi sintomi sono diminuiti. La febbre si è abbassata e i dolori e mal di testa si sono placati. Sei ancora stanca e raffreddata, questo durerà ancora un’altra settimana.
Il peggio è passato e il sistema immunitario ha preso il sopravvento. I linfociti T hanno richiamato altri globuli bianchi per unirsi alla battaglia, inclusi i macrofagi (nome che letteralmente significa “grandi mangiatori”). I macrofagi infatti inghiottiscono e distruggono i virus e i batteri, cellule morte e altri residui. Essi richiamano le cellule T assassine, che rilasciano proteine che distruggono letteralmente gli invasori, come un film di fantascienza.
Prevenire è meglio che curare
Abbiamo visto insieme qual è il decorso dell’influenza, ma sappiamo tutti che, come per tutte le malattie, l’arma migliore in nostro possesso è la prevenzione. Oltre ai vaccini, questi sono i modi migliori per assicurarsi di restare in salute durante il periodo influenzale:
- Mantenere il più possibile in salute il proprio sistema immunitario attraverso una dieta sana ed equilibrata e del regolare esercizio fisico.
- Seguire le norme igieniche di base: coprirsi naso e bocca quando si tossisce e si starnutisce; lavare sempre le mani prima dei pasti e dopo essere stati in bagno, soprattutto in quelli pubblici.
- Vestirsi adeguatamente per proteggersi dal freddo e dagli sbalzi di temperatura.