Il Methylisothiazolinone è un conservante che appartiene al gruppo degli isotiazolinoni. È un conservante attivo contro i batteri Gram sia negativi che positivi. Inoltre ha elevate proprietà fungicidi.
Methylisothiazolinone: cos’è
Il Methylisothiazolinone (MI) è impiegato come conservante nei prodotti per la detersione della casa e della persona con funzione di battericida. È una sostanza che però non ha efficacia contro la muffa e per questo, lo si trova spesso abbinato al Methylchloroisothiazolinone (MCI) per ottenere un effetto antimicrobico più completo.
L’MI è compatibile con la maggior parte degli ingredienti che sono utilizzati nella cosmesi salvo che con le ammine. Il Methylisothiazolinone risulta poco stabile a pH superiori a 8. È un conservante liquido privo di colore e si discioglie nell’acqua.
Ha elevate capacità antibatteriche ed è per questo che ha ottenuto un enorme successo nel mondo commerciale del settore cosmetico.
Il Methylisothiazolinone è utilizzato per conservare prodotti cosmetici, in modo particolare i prodotti a risciacquo il come bagno schiuma, lo shampoo, il sapone. È frequentemente utilizzato insieme a sostanze antimicrobiche come, per esempio, i parabeni.
L’uso del MI, da solo o in associazione al MCI, è necessario per evitare la formazione di microrganismi nei prodotti. È presente nelle soluzioni struccanti, nelle tinte per i capelli, nello shampoo, nel sapone, nel bagno schiuma, nei detersivi per la casa, per i piatti e per fare il bucato, negli ammorbidenti e negli smacchiatori e in tutti i prodotti di pulizia per i vetri e per il legno.
L’MI è un conservante il cui l’utilizzo è concesso nell’Unione Europea e autorizzato dal Regolamento (UE) n. 1224/2017 della Commissione Europea. L’uso del Methylisothiazolinone è limitato solo a quei cosmetici che prevedono il risciacquo, come shampoo, sapone e bagnoschiuma, nel limite dello 0,000365% (pari a 1/3 del limite previsto per la miscela MI/MCI, ovvero 0,0015%).
Methylisothiazolinone: effetti sulla salute
ll metilisotiazolinone può produrre un effetto sensibilizzante o allergico anche se minimo in confronto al Methylchloroisothiazolinone. Le forme di allergia da contatto con l’MI coinvolgono circa l’8-10% delle persone affette da dermatite allergica.
Il methylisothiazolinone è spesso associato al Methylchloroisothiazolinone (MCI) in forma di composto stabilizzato con i sali magnesio cloruro e nitrato.
Le dosi concesse del Mi sono state modificate negli anni, infatti se prima del 2013 era consentito nella cosmetica con un dosaggio che non superasse lo 0,01%, dal a oggi 2015 il Methylisothiazolinone è legalizzato solo se presente nei prodotti a risciacquo permesso solo nei prodotti con nei limiti di una concentrazione massima dello 0,000365%. La restrizione delle quantità è da attribuire sopratutto agli effetti sulla salute, ovvero allo sviluppo di Dermatiti da Contatto.
La Dermatite da Contatto è una reazione delle difese immunitarie innescata dal contatto con delle sostanze sensibilizzanti manifestando eczemi, pelle secca, pelle arrossata o con papule o addirittura con vescicole da orticaria. Prima della legge 2015 sono stati moltissimi i casi di persone che hanno contratto la dermatite da contatto utilizzando le salviette umidificate affette da eczemi sulle mani, sulla bocca o laddove veniva utilizzata la salvietta.
Una ricerca che ha pubblicato Dermatology Research and Practice prima della legge 2015 aveva rilevato che su 152 prodotti destinati alle cure delle prima infanzia, 30 contenevano il Methylisothiazolinone da solo o associato al Methylchloroisothiazolinone (Kathon CG).
È un conservante che a oggi non compare tra i prodotti segnalati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come cancerogeni umani, noti, probabili o possibili.