Cos’è il Metodo Bianchini? Viene detta dieta senza rinunce perché non si pesano gli alimenti, non si contano le calorie, si possono mangiare i dolci e si perde peso. Ecco il menu settimanale.
Metodo Bianchini, la dieta senza rinunce: il menù settimanale
Sta diventando popolare un regime alimentare che promette di perdere peso senza fare rinunce particolari, si tratta del metodo Bianchini ideato da Paolo Bianchini, noto consulente nutrizionale e nutraceutico che vive e lavora a Brescia.
La sua passione per la biochimica del cibo nasce in adolescenza, in quanto ragazzo sovrappeso e in lotta perenne con i chili di troppo, fino all’applicazione su sé stesso dei principi di quello che sarebbe divenuto il metodo Bianchini. Il suo è un metodo che si basa sui principi della biochimica alimentare e sulla combinazione dei cibi.
Secondo questi principi, infatti, ogni alimento agisce diversamente da persona a persona: di conseguenza, gli alimenti andranno individuati attraverso la conoscenza del proprio corpo e personalizzati per ciascun soggetto. In questo modo lo stile alimentare va a lavorare anche sulla sfera ormonale e sul sistema immunitario, con risultati a volte strabilianti.
Più che una dieta il metodo Bianchini è uno stile di vita, dove abbiamo detto, non è necessario pesare gli alimenti, non si calcolano le calorie, si possono utilizzare tutti i tipi di cottura, i condimenti che vogliamo, niente integratori o sostituti del pasto e l’attività fisica non è obbligatoria. Inoltre, nessun cibo viene completamente eliminato, perché una nutrizione drastica a eliminazione non apporta alcun beneficio, e le quantità sono illimitate.
Cosa, però, si vieta di mangiare o bere? Le bevande, tra cui latte, alcolici, bibite, succhi, spremute, caffè d’orzo e ginseng; i composti aggiunti, come sale, zucchero e aceto.
Si invece a verdure fresche e cotte; proteine; pasta, riso, pane, pizza; legumi; salumi e insaccati (crudo, mortadella, speck, coppa); spezie aromatiche nella preparazione dei pasti; frutta fresca con basso indice glicemico;
Si anche a grassi monoinsaturi, saturi omega 6 e omega 3, olio extravergine di oliva a volontà e burro chiarificato; frutta secca; dolci; gelato; formaggi; yogurt, panna montata; tisane non zuccherate, a base di erbe (non di frutta) e dolcificate con fruttosio; e anche caffè, massimo 3 al giorno.
La dieta del Metodo Bianchini: menù settimanale
Abbiamo scoperto cos’è il Metodo Bianchini, uno stile di vita sano ed equilibrato, che alla lunga non solo fa perdere peso ma educa a mangiare nel modo giusto e migliore per noi. Oltre i cibi vietati e quelli permessi, il metodo Bianchini si basa su un percorso a tappe che promette di far perdere dai 5 ai 15 kg, mantenere la massa muscolare e trovare un nuovo equilibrio.
La prima consulenza permette lo studio delle abitudini alimentari e dei gusti individuali allo scopo di elaborare un menu personalizzato. Dopo il primo mese c’è l’elaborazione di nuovi menù sia per il pranzo che per la cena e l’invio di nuove proposte salate e dolci.
Se dopo i primi 30-40 giorni non si sono ottenuti i risultati sperati allora il percorso prosegue con nuove variazioni di menu. Non appena l’obiettivo viene raggiunto, quindi, vengono fornite le linee guida per mantenere i risultati e lo stile di vita sano.
“Ogni alimento – dice Bianchini – produce reazioni fisiche, psicologiche e sensoriali differenti da persona a persona. Non esiste un’alimentazione adatta a tutti”. Ci sono delle azioni che, se svolte quotidianamente, possono aiutarci a stimolare il sistema immunitario e farci sentire più in forze e vitali. Come:
Il riposo: dormire un numero sufficiente di ore è fondamentale per il benessere generale del nostro organismo; infatti, durante le ore di buio il nostro cervello regola il sistema immunitario ed i linfociti agiscono con più efficacia.
La serenità: per stimolare il nostro sistema immunitario è importante anche riuscire a riguadagnare la serenità, inserendo attività rilassanti e piacevoli, favorendo dove possibile il contatto con la natura.
Stress e paure: cercare di eliminare le fonti di stress e di non farsi sopraffare dalle paure, perché gli squilibri emotivi indeboliscono biologicamente il nostro sistema immunitario.