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Quella della mindfulness è una tecnica di concentrazione che se seguita per un periodo di tempo più o meno lungo può portare benefici a persone che soffrono di stress, dolori e anche depressione. La mindfulness è utile anche per l’emicrania. Ma come funziona?
Mindfulness: cos’è?
La mindfulness è una tecnica di concentrazione complessa da spiegare a parole, ma che si basa sulla consapevolezza del soggetto che la pratica. Una consapevolezza di se stesso e del momento presente che sta vivendo, controllandolo attimo per attimo. Entrando in contatto intimo con la propria esperienza, la mindfulness ci permette di conoscere noi stessi e di ridurre i momenti di stress, prendendo consapevolezza di dolori e sensazioni.
Ecco perché questa sorta di terapia, la mindfulness, può essere molto utile anche per moderare gli effetti dell’emicrania.
Mindfulness contro l’emicrania
Studi svolti negli USA dalla docente di neurologia Erwin Wells, fatti su un campione di 89 adulti che soffrono di emicrania, hanno dimostrato che la mindfulness, se eseguita in maniera costante e duratura, può effettivamente portare benefici alle persone. In particolare, sono state necessarie all’incirca 36 settimane per verificare che le persone che soffrono di emicrania e che praticano questa tecnica abbiano avvertito sollievo. Ma il grado di dolore e il numero degli attacchi sono addirittura inferiori del 50%.
Stress: che ruolo gioca?
Essendo lo stress uno dei fattori che maggiormente provoca disturbi come quello dell’emicrania, è su quello che la strategia della mindfulness si concentra. Attraverso la consapevolezza di sé e la concentrazione, assieme alla meditazione derivante anche dallo yoga, i pazienti riescono a gestire meglio e in maniera differente lo stress. E gestendo lo stress, imparano a guardare e percepire il dolore legato all’emicrania in modo diverso.
L’aspetto importante su cui si concentra la mindfulness è dunque quello psicologico: non è ovvio pensare che i sintomi del mal di testa arrivino nel momento in cui siamo preoccupati per qualcosa o abbiamo dei pensieri. Eppure, sono molte le persone che praticando questa tecnica si sono accorte che effettivamente fosse così.
Una volta individuato il fattore di stress o il pensiero negativo sarà più facile per la persona tentare di disinnescare e bloccare quelle sensazioni che portano inevitabilmente a sentire i sintomi dell’emicrania.
Altri benefici
Sfruttare la tecnica di mindfulness per ridurre le conseguenze dello stress e dell’emicrania porta con sé un altro beneficio importante. Un approccio durevole che dimostri effettivamente la sua efficacia, porta infatti le persone che soffrono di questi attacchi a non dover più essere schiave di farmaci antidolorifici. Indubbiamente, questo tipo di terapia deve sempre essere affiancata da un percorso durante il quale saremo aiutati dal nostro medico. E non è detto che non si sentirà più la necessità di dover assumere dei farmaci.
Quel che è sicuro, però, è che a migliorare assieme al mal di testa sarà anche il nostro approccio alla vita e le nostre relazioni interpersonali che, quando limitati dal forte dolore, potevano essere state rovinate.
Un po’ di pratica
Per seguire le tecniche della mindfulness bisogna essere innanzitutto pazienti, e comprendere che i benefici arriveranno solo dopo una pratica costante.
Per farlo, inizia ad individuare il pensiero stressante e negativo nello stesso momento in cui lo produci, e allontanalo da te ricordandoti che è solo un pensiero. Ti aiuterà ad evitare i condizionamenti che portano le sensazioni di dolore. Per far sì che la mindfulness funzioni contro l’emicrania praticala almeno un paio d’ore a settimana.