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La miopia è un difetto visivo che può colpire chiunque, sia grandi che piccini, e negli ultimi anni è cresciuto il numero di persone affette. In particolare, secondo recenti studi, cresce a dismisura in quelle nazioni ad alto tasso di sviluppo economico. Paesi come Singapore o Corea del Sud possiedono l’ottanta per cento della popolazione miope.
Miopia: cos’è
È un difetto di rifrazione, e questo comporta che l’immagine che osserva il miope anziché formarsi sulla retina vi si forma davanti, determinando l’incapacità di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Quando avviene ciò, istintivamente il miope tende a chiudere le palpebre per ottenere una messa a fuoco dell’oggetto migliore, poiché la riduzione dei circoli di diffusione comportano una visione più netta dell’oggetto che si stava tentando di guardare. Esistono diversi gradi di miopia, ossia se i valori sono inferiori a quattro o cinque diottrie viene considerata miopia di grado lieve; i pazienti che rientrano in questa categoria hanno una diminuzione dell’acutezza visiva per gli oggetti da lontano ma con una buona visione per quanto riguarda sia la lettura che gli oggetti vicini. Invece, se i valori del paziente superano le quattro o cinque diottrie, la miopia è considerata grave o patologica; i pazienti che rientrano in questa categoria presentano problematiche sia per quanto riguarda la visualizzazione e messa a fuoco degli oggetti lontani sia per gli oggetti vicini. La miopia di grado lieve generalmente compare durante il periodo adolescenziale e raramente degenera in grave, anzi, una volta che termina lo sviluppo corporeo tipico di quel periodo, la miopia si stabilizza e avanza molto lentamente.
Invece, la miopia grave compare in età infantile ( verso i sei o sette anni) ed è associata ad un’anomalia del bulbo oculare la quale comporta una alterazione della retina causando un abbassamento della vista.
Cause
Per quanto riguarda alle cause, sono stati fatti diversi studi a riguardo; è stato dimostrato che la capacità visiva è una caratteristica geneticamente ereditabile, quindi alla luce di queste affermazioni, la miopia ha carattere ereditario e la sua presenza la si ritrova sin dalla nascita; vi sono stati casi in cui figli di genitori miopi, pur non essendone affetti dalla nascita, hanno visto la comparsa dello stesso durante l’età adulta. Ma le cause non vanno ricercate esclusivamente in famiglia; infatti, è stata fatta un’indagine da ricercatori tedeschi i quali, analizzando un campione di 4.500 persone affette da miopia (la cui età partiva tra i trentacinque e settantaquattro), hanno osservato che questo difetto visivo tendeva a sorgere con più frequenza tra le persone che possedevano un grado di istruzione superiore. Ciò che, dunque, si è desunto è che la miopia aumenta per ogni anno in più passato tra i banchi di scuola. Altre cause, invece, sono ricondotte ai comportamenti errati dei soggetti affetti, come ad esempio leggere in condizioni di scarsa luminosità o leggendo un testo in maniera troppo ravvicinata. Anche i soggetti che svolgono dei lavori dove è necessario un importante sforzo visivo, possono sviluppare col tempo la miopia.
Quale cura possibile
Grazie agli strumenti di cui si dispone oggi è possibile guarire di miopia; è possibile, grazie ad un intervento con il laser correggere il difetto, previa visita oculistica. Per chi, invece, non dispone delle condizioni cliniche necessarie per affrontare l’operazione o più semplicemente non vuole proprio farla, c’è la possibilità di conviverci, utilizzando strumenti correttivi acquistabili in commercio, quali lenti a contatto oppure occhiali da vista.