Nei pericolosi: quando effettuare i controlli

I nei benigni e maligni. Quali le differenze e quali i test e controlli da effettuare.

La pelle va curata e controllata scrupolosamente. Alcuni nei inizialmente benigni, possono subire delle trasformazioni maligne. Il dermatologo è lo specialista che riesce a diagnosticare eventuali melanomi.

Tumori della pelle

La pelle è l’organo più vasto del corpo e come gli altri organi, è soggetta a malattie. Tra le malattie più gravi vi sono sicuramente i tumori della pelle. La pelle è formata da varie cellule che possono andare incontro a trasformazione tumorale: nel caso in cui siano i cheratinociti a mutare, si formeranno i carcinomi spinocellulari o basocellulari, nel caso invece siano i melanociti a mutare, si formeranno i melanomi.

Nei maligni

I nei sono accumuli di cellule che conferiscono il colore delle pelle prodotte dai melanociti. I nei sono perciò per lo più formazioni tumorali benigne che non muteranno mai in formazioni maligne. In alcuni casi purtroppo i nei benigni possono subire delle i nei.

I soggetti più a rischio sono quelli che hanno una carnagione molto chiara e perciò meno protetta dai raggi ultravioletti del sole. Tutte le persone che si sono esposte per troppo tempo al sole e hanno avuto svariate scottature sono sicuramente più a rischio di quelle che invece hanno sempre cercato di proteggersi con le protezioni adeguate.

Tra i fattori di rischio vi è anche il contatto con arsenico, anomalie genetiche e anche insufficienza a livello di sistema immunitario. Anche il fumo può aumentare il rischio di sviluppare un cancro.

Test e controlli

Chi ha la pelle con nei dovrebbe prestare attenzione ed effettuare periodici controlli. In realtà anche chi non ha nei è a rischio di sviluppare un melanoma, perché esso può insorgere in qualsiasi zona. Solo l’occhio dello specialista può comunque distinguere un neo da un melanoma e diagnosticare il tumore alla pelle.

Il dermatologo si avvale a tal proposito del dermatoscopio, uno strumento con cui si ingrandiscono le lesioni cutanee e si possono fare opportune diagnosi. In genere i bambini hanno un basso rischio di sviluppare un tumore alla pelle; solo i piccoli che fin dalla nascita hanno dei particolari nei, vanno monitorati con attenzione.

Per gli altri, il controllo può partire dopo la pubertà. Il dermatologo effettuerà la mappatura dei nei nel caso in cui vi siano tantissime formazioni e sia perciò difficile tenerne il conto. Attraverso le foto si possono perciò confrontare eventuali modificazioni nella situazione. I controlli, se non vi sono casi particolari, possono essere di tipo annuale.

Quali sono i nei più pericolosi? Non necessariamente quelli sporgenti e di grandi dimensioni. Quello che preoccupa è la loro modificazione nel tempo. Soprattutto una crescita asimmetrica può destare preoccupazione. Non desta nemmeno preoccupazione un’eventuale escoriazione o lesione della zona.

Quando ci si espone al sole, e questo vale per tutte le pelli, ci si deve proteggere con appositi filtri: i raggi solari possono essere davvero dannosi.

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