Obesità, come uscirne?

Tutto sull’obesità: scopriamo come si affronta e come uscirne con alcuni consigli

Sull’obesità i dati sono alquanto allarmanti, anche in Italia: oltre quattro italiani su dieci hanno un problema di peso dunque il 32% della popolazione adulta è sovrappeso e l’11% obeso. Ma come si riconosce l’obesità e come uscirne? Ecco strategie e consigli.

Obesità, come uscirne?

L’obesità è una patologia determinata, sia nell’adulto che nel bambino, dall’interazione di diversi fattori di tipo genetico e familiare, più raramente da alterazioni ormonali, ma più spesso da un’alimentazione incontrollata, caratterizzata da cibi ad alto valore energetico e con basso potere saziante, e da scarsa attività fisica. L’introito di calorie superiore al fabbisogno giornaliero di norma, è la prima causa di obesità oltre ad una scarsa abitudine ad una adeguata attività motoria.

Guarire dall’obesità è un’esigenza che nasce da ragioni che sono innanzitutto mediche, anche se il riflesso riguarda pure la psiche della persona obesa, che si immagina meno a disagio rispetto al suo problema, nel momento in cui lo stesso sarà riconosciuto come una condizione patologica.

A determinare un aumento di peso patologico sono spesso diversi fattori: nutrizionali, endocrinologici, psicologici, legati allo stile di vita. Ecco perché nei centri in cui si cura l’obesità oggi la presenza di un team multidisciplinare è considerata imprescindibile. Indipendentemente dall’approccio che si decida di seguire, le consulenze del nutrizionista e dello psicologo sono considerate necessarie. Il primo passo per chi non ha mai provato a perdere il peso in eccesso consiste nella dieta e nell’educazione alimentare. Ma non sempre la combinazione di adeguate regole alimentari e movimento può risultare sufficiente per contrastare i casi di obesità di grado importante: quelli a cui si associa un indice di massa corporea superiore a 35.

Ecco 10 comportamenti sani e giusti per combattere e soprattutto prevenire l’obesità:

Pianificare i pasti prestando attenzione a non fare intervalli troppo lunghi tra l’uno e l’altro;

Non saltare i pasti e gli spuntini di metà giornata;

Non lasciare cibo in vista, specie quello ad alto rischio di tentazione;

Tenere porzioni di verdura in frigorifero per i momenti più critici;

Fare porzioni piccole di cibo;

Mangiare lentamente;

Evitare di acquistare cibi già pronti o precotti e prodotti in maxi confezioni, quali biscotti, bibite, snack dolci e salati;

Non affidarsi alle diete di moda o al ‘fai da te’;

Pesarsi una volta alla settimana non di più;

Fare ogni giorno almeno 30 minuti di sport.

Obesità, come uscirne? Consigli utili

L’obesità, come anticipato, è una vera e propria malattia e in quanto tale non va mai sottovalutata e va curata. Spesso l’obesità è frutto di uno stile di vita malsano composto da un regime alimentare squilibrato – caratterizzato dall’assunzione di cibi poco nutrienti ma ricchi di zuccheri e grassi insaturi – e sedentarietà eccessiva. Il metodo più utilizzato per verificare se si ha un peso fuori norma è attraverso l’indice di massa corporea (BMI). Si tratta di un semplice calcolo che misura se si ha un giusto peso rispetto alla propria altezza.

Quando il risultato di questo calcolo restituisce un valore di BMI tra 25 a 29,9 si è in “sovrappeso”, da 30 a 39,9 si è “obesi” e oltre i 40 si è in uno stato di “grave obesità”. Ecco alcuni consigli utili per uscire dall’obesità.

Prima di tutto bisogna seguire una dieta bilanciata e controllata dalle calorie come raccomandato da un nutrizionista e dietologo;

consumare alimenti ricchi di fibre e poveri di grassi e sostituire i grassi animali (saturi) con grassi vegetali (insaturi);

svolgere attività fisica per almeno 30 minuti al giorno.

Nella lotta all’obesità è fondamentale il ruolo del medico che deve monitorare sia i fattori biologici sia quelli psicologici, controllare la spesa energetica del soggetto e dare motivazione per intraprendere una dieta e svolgere regolare attività fisica. In aggiunta alle modifiche dello stile di vita, lo specialista endocrinologo potrà suggerire di abbinare anche una terapia farmacologica specifica per la riduzione del grasso corporeo.

Scritto da Chiara Sorice

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