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Quali sono le cause, i sintomi più comuni e i rimedi per l’occhio pigro? Questa patologia si chiama anche ambliopia. Cerchiamo di scoprirla meglio.
Ambliopia
L’ambliopia è comunemente chiamata come occhio pigro. Si tratta di una condizione che è caratterizzata dall’indebolimento della vista in un occhio. E’ comune nei bambini, un po’ meno negli adulti. Deriva da una condizione scorretta di sviluppo visivo, specialmente a carico dei neuroni. E’ un qualcosa che si può manifestare nei primi anni di vita, ma che può essere trattato nello sviluppo del bambino, altrimenti potrebbe continuare ad esistere anche in età adulta. Addirittura, si stima che possa anche causare la perdita permanente della vista. E’ per questo che dovrebbe essere sempre opportunamente curata.
Com’è che avviene questo deficit? Per spiegarlo bene, dobbiamo capire innanzitutto come funziona l’occhio. La luce che entra nell’occhio, viene tradotta dalla retina in segnali nervosi che, attraverso le vie ottiche, vengono inviate al cervello. Questo traduce il tutto in un’immagine di tipo tridimensionale. I bambini iniziano a vedere chiaramente nei primi 3 o 5 anni di vita. Si deve attendere il settimo anno, però, prima che il sistema visivo si sviluppi per bene. Se, però, arriva un deficit a livello di un occhio, la qualità dei segnali sarà modificata e, quindi, anche l’interpretazione delle immagini sarà differente. Spesso, in questi frangenti, accade che il bambino vede meno da un occhio e che tende ad affidare la propria visione all’altro.
Occhio pigro cause
Esistono molte cause che portano all’occhio pigro o all’ambliopia. Tra queste si considera lo strabismo, errori di rifrazione, patologie oculari varie. Lo strabismo è dato da uno squilibrio muscolare, che si traduce nell’impossibilità di allineare in modo coordinato i bulbi oculari. Un effetto di questa deviazione visiva può essere l’ambliopia nei bambini.
Un’altra condizione comune è data da errori di rifrazione, che si verificano quando il soggetto non può focalizzare l’immagine in modo corretto. Spesso si verifica a causa di una differenza significativa tra la visione di ogni occhio. Ciò può avvenire a causa di problematiche come miopia, astigmatismo o ipermetropia. Queste problematiche legate all’uso della visione sono spesso trattate con uso di occhiali oppure di lenti a contatto, che intervengono per correggere eventuali difetti.
Esistono, poi, delle condizioni differenti, che sono anche meno comuni. La cataratta congenita, ad esempio, impedisce di vedere bene e, quindi, la visione è perturbata. Se questa forma di occhio pigro non viene trattata subito, si può anche ripresentare. Vi sono, poi, cause di tumore all’occhio che, però, non sono molto frequenti. Anche casi di eventuali patologie oculari come ulcere o cicatrici a livello della cornea possono apportare occhio pigro, oltre a glaugoma, emangioma delle coroide e palpebra cadente. In questi casi, è sempre utile richiedere il consiglio di un oculista, che dirà come comportarsi.
Occhio pigro sintomi
Quali sono, invece, i sintomi più comuni riguardanti l’occhio pigro? Si tratta di un difetto che può essere lieve o grave, a seconda dell’entità dei difetti. Poiché spesso l’ambliopia avviene da piccoli, può essere un problema per i genitori capire se c’è qualcosa che non va a livello della vista.
Tra i sintomi più comuni si vanno ad annoverare la difficoltà di visione da un occhio, un movimento involontario dell’occhio verso l’interno o l’esterno (come ad esempio nei casi di strabismo), la bassa sensibilità al contrasto e al movimento, ma anche una scarsa percezione della profondità. Questi soggetti, infatti, a volte non riescono a capire le distanze delle persone o degli oggetti. Anche attività semplici, quindi, possono essere difficoltose per questi piccoli pazienti. Si tratta, in genere, di una condizione che è spesso monolaterale, ma potrebbe anche insorgere a tutti e due gli occhi, anche se avviene meno frequentemente.
Qualora i genitori pensino che il bambino sia sofferente di ambliopia, devono far sottoporre ad check up il piccolo paziente, soprattutto per capire se vi sono problematiche come patologie oculari, casi di strabismo o cataratta infantile. E’ necessario, infatti, essere particolarmente tempestivi in questo senso, anche perché la condizione se va avanti non può essere poi corretta. In genere, si suggerisce di sottoporre i bambini tra i 3 e i 5 anni ad una prima visita specialistica oculistica ed effettuare controlli almeno ogni due anni. Si tratta di una condizione che, in genere, insorge prima dell’età scolastica, intorno ai 4 anni di età.
Occhio pigro rimedi
Vediamo, adesso, di passare in rassegna alcuni rimedi per l’occhio pigro. Quali sono i trattamenti da seguire? Innanzitutto, in genere si cerca di correggere il problema con l’uso di lenti a contatto o occhiali. Poi, si cerca di usare di nuovo l’occhio più debole per far sì che la visione del bambino possa svilupparsi correttamente.
In caso di bambini con cataratta congenita, può essere utile la chirurgia. Successivamente, si va poi a correggere la vista con gli occhiali o con le lenti a contatto. In caso di bambini molto piccoli, però, si preferiscono gli occhiali alle lenti. Il trattamento avviene in anestesia locale o totale e dura circa 20 minuti.
Poi, il medico può richiedere l’applicazione di una benda sull’occhio o di un collirio. L’uso della chirurgia può avvenire anche per correggere lo strabismo, che potrebbe essere una delle cause di occhio pigro, come abbiamo visto. La chirurgia, però, da sola non basta. L’occhio pigro dovrà, infatti, essere educato e rafforzato. I muscoli oculari, responsabili del problema, sono indeboliti. E’ utile, quindi, andare a rinforzarli.
L’uso di un collirio può essere un buon rimedio. Questi in genere sono a base di atropina. E’ sufficiente instillare una goccia al giorno per due volte alla settimana. Si va a stimolare indirettamente la vista nell’occhio più debole, offuscando la vista di quello più forte. Tale trattamento può provocare effetti collaterali, del calibro di irritazione agli occhi, ma anche mal di testa, arrossamento della pelle. In alternativa, è possibile utilizzare il bendaggio.
Esercizi occhio pigro
Esistono dei particolari esercizi per l’occhio pigro. Oltre ad usare indirettamente il collirio, è possibile cercare di incoraggiare l’uso dell’occhio ambliope. Come? Attraverso l’occlusione con un cerotto, cioè un patching. Si va a posizionare un cerotto opaco e adesivo sulla pelle dell’occhio dominante. In questo modo, il bambino sarà obbligato ad utilizzare l’altro. I tempi di recupero possono essere anche lunghi, a seconda di quanto è grave il problema. Questo patch dovrà essere usato da un minimo di tre ad un massimo di sei ore al giorno. Tale tipo di trattamento dovrà essere effettuato per diverse settimane o, addirittura, per alcuni mesi.
Vi sono alcuni tipi di oculisti che consigliano l’uso del cerotto anche nel caso di attività come lettura, visione di un programma o altro, per stimolare ancora di più il cervello e velocizzare i tempi di guarigione. E’ possibile, infatti, che in questi casi si abbiano tempi di guarigione più rapidi, ma ciò non sempre succede. L’applicazione del cerotto è utile per rimediare alla vista di un occhio pigro specialmente in piccola età. E’ necessario, infatti, che il paziente abbia all’incirca 7 o 8 anni di età.
Esistono molte altre cure per un occhio pigro. Il medico, ad esempio, può raccomandare l‘uso di cruciverba, che servono per mettere meglio a fuoco. Fare un cruciverba al giorno, per alcuni giorni, può essere una buona soluzione. Il medico, successivamente, andrà a verificare i progressi testando l’occhio dopo circa due settimane. Anche leggere giornali o libri a caratteri piccoli può essere utile. La piccola stampa, infatti, aiuta la messa a fuoco.
Ci sono anche dei movimenti, che possono essere indicati dallo stesso oculista o da un optometrista specializzato in visual training, che possono aiutare a mette a fuoco meglio. E’ necessario che il bambino si dedichi a questa attività anche per pochi minuti al giorno. Una mezz’ora può bastare.
Tra gli esercizi base che possono essere utili per curare l’ambliopia, troviamo il mettere a fuoco delle immagini che si trovano all’interno di alcune linee. Spesso si usano attrezzi specifici, come corde e palline. E’ importante che il bambino prenda tutto questo come un gioco e non come un obbligo, altrimenti potrebbe annoiarsi e non voler svolgere questo tipo di esercizi.
Le parole crociate sono utili anche ai bambini, ma vi sono anche particolari giochi a puzzle, determinati videogiochi o appositi libri, che sono studiati appositamente per andare a stimolare l’occhio “malato”, mentre quello sano andrà opportunamente bendato come abbiamo visto precedentemente.
Un tipo di esercizio molto usato e far fissare al bambino un punto del viso, che può essere la fronte, il naso o la bocca. Nel frattempo si va ad abbassare il mento e poi si rialza mantenendo ancora lo sguardo fisso in quella direzione. Si va, poi, a girare la testa ripetutamente a destra e a sinistra.
Un altro tipo di esercizio sta nel fissare un oggetto posizionato davanti agli occhi del bambino (ad esempio una penna), ad una distanza di circa 20 cm. Questo oggetto andrà spostato avanti e indietro, mentre il bambino dovrà mantenere fisso lo sguardo. Effettuare questi tipi di esercizi anche per pochi minuti al giorno può aiutare la persona ad allontanare la problematica dell’occhio pigro.