Pandemia: cos’è e qual è la differenza con l’epidemia

Pandemia ed epidemia: cosa sono e quali sono le differenze tra i due termini.

Nel glossario globale legato alle malattie, in particolar modo a quelle che si sono sviluppate migliaia di anni fa, devastando e mettendo a serissima prova la popolazione umana, vi sono due parole: epidemia e pandemia. Queste ultime due hanno un significato ben differente, e sono state collegate a vari tipi di malattie con differenti risvolti, purtroppo, ad ogni modo, tragici. Spesso però, tali termini vengono erroneamente non distinti tra loro ed utilizzati con noncuranza: a tal proposito, bisogna quindi fare chiarezza.

Pandemia: cos’è

Per pandemia si intende la diffusione di una malattia infettiva in uno o più continenti e paesi. La pandemia risulta quindi essere una serie minaccia per il globo, o comunque una maggioranza del globo. Nel particolare, si deve prestare notevolmente attenzione alle pandemie influenzali: queste ultime infatti sono sempre state, e sono attualmente, le pandemie più preoccupanti proprio per la loro minaccia. Il termine letterale di pandemia è richiamato al termine “pan-demos”: tutto il popolo. Questo comporta quindi una chiara ed incontrollata diffusione della malattia, includendo una stessa popolazione.

Epidemia: cos’è

Una volta data una certa definizione di pandemia, è infine necessario assicurarsi di sapere quale sia la seconda definizione con la quale solitamente viene confusa: l’epidemia. Ebbene, quest’ultima si verifica dal momento in cui un soggetto malato contagia più di una persona: a tal punto, tale contagio aumenta e la malattia si diffonde in breve tempo. L’infezione viene diffusa all’interno di una popolazione con un certo numero di soggetti suscettibili, ma è limitata ad un totale di casi prevedibili annuali.

Al fine di comprendere meglio tale definizione, è necessario proporre dei veri e propri esempi di epidemie: l’HIV e la febbre tifoide.
L’HIV infatti, è per l’appunto una malattia altamente diffusa e ormai conosciuta all’interno del mondo, eppure i contagi continuano ad aumentare anno per anno: vengono quindi studiati tali contagi, caso per caso. La malattia è quindi controllata, e non vi è una vera e propria malattia proprio perché i numeri di malati erano prevedibili, e non vi era quindi la possibilità che si creasse una vera e propria emergenza. Al contrario, la febbre tifoide fu una malattia ben più grave quando si diffuse nel 1906 a Long Island. Quest’ultima fu colpita da tale malattia, e ne risultarono infetti 51 casi: al giorno d’oggi forse non sarebbe un vero e proprio problema, ma al tempo quello fu un vero e proprio picco drammatico, tale da far considerare la febbre tifoide come una vera e propria epidemia.


Fattori che differenziano epidemia e pandemia

In conclusione, possiamo quindi sintetizzare il fattore che differenzia enormemente una pandemia da una epidemia: il numero dei casi. L’epidemia infatti è considerata tale nel caso in cui vi siano dei numeri controllati di casi (pur non togliendo la gravità dei singoli casi e della situazione generale), mentre la pandemia viene diffusa all’interno di una o più continenti, e la malattia considerata pandemica viene poi considerata una minaccia per la maggior parte del globo. Vi è quindi una notevole differenza anche nella popolazione colpita: se infatti l’epidemia riesce a colpire una popolazione, la pandemia riesce a colpire un intero globo, rischiando di mettere notevolmente a rischio anche la stabilità dei paesi principalmente colpiti e della loro economia. Tale instabilità è invece improbabile che si possa presentare anche nei casi di epidemia.

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