L’Hpv o Papilloma Virus costituisce la maggiore causa di insorgenza del tumore all’utero nella popolazione femminile, e rappresenta al giorno d’oggi una delle infezioni da rapporto sessuale più frequenti. Spesso trascurato dagli uomini, il contagio può causare nell’organismo maschile serissimi danni, dovuti non solo alle patologie scatenate ma anche alle soluzioni estreme che è necessario adottare per farvi fronte. Dallo scorso anno viene offerto gratis ai maschi dagli 11 ai 12 anni.
Papilloma virus uomo
La prevenzione verso l’infezione da Papilloma Virus viene spesso percepito come un problema esclusivamente femminile, a causa dello scarso contatto tra la popolazione maschile in giovane età e l’andrologo e la conseguente disinformazione riguardo alla possibilità di contrarre il virus. La percentuale di uomini contagiati dal virus in Europa è di circa il 13%, una cifra da non sottovalutare se si considera che l’infezione è asintomatica e che quindi possono esservi molti più casi non rilevati. La disinformazione sul Papilloma Virus e sulle malattie sessualmente trasmissibili diffusa tra i più giovani non può che contribuire all’aumento di questa percentuale, fatto scoraggiante se si tiene presente che esistono metodi semplici di prevenzione, tra i quali anche la vaccinazione.
Eppure ancora oggi in pochissimi sanno quali possono essere, anche per gli uomini, le conseguenze di questo virus e il problema è sottovalutato
spiegano Tommaso Cai, urologo e andrologo al S. Chiara e Gianni Malossini, primario di urologia.
L’infezione da Hpv si presenta nei primi stadi come asintomatica, quindi sprovvista di particolari segni riconoscitivi che possano suggerire lo svilupparsi di patologie. Lo svilupparsi di sintomi rappresenta uno stadi avanzato dell’infezione, caratterizzato dal manifestarsi dei condilomi, escrescenze rossastre che compaiono sui genitali o nelle zone immediatamente prossime (come ano e inguine), oppure con zone dove può avvenire lo scambio di fluidi corporei (come la bocca, con conseguente infezione del tratto orofaringeo). La trasmissione del Papilloma Virus è di natura sessuale, fatto che rende una vita sessuale sregolata e poco attenta alla prevenzione e contraccezione particolarmente esposta al contagio.
Vaccino papilloma virus
Nel caso di una diagnosi tempestiva (difficile nell’uomo a causa dell’assenza di test specifici come il PAP test per la popolazione femminile) l’infezione può essere combattuta e sconfitta, mentre i condilomi possono essere rimossi con crioterapia o strumenti laser. Se trascurato, il contagio da Hpv può causare nell’uomo infertilità, tumore all’ano e al pene. Il tumore al pene rappresenta il caso più estremo non solo per la pericolosità del carcinoma in sé, ma anche per via della radicalità della soluzione richiesta per sconfiggerne gli stadi più avanzati. L’unico intervento di chirurgia risolutiva risulta essere infatti, l’asportazione totale dell’organo sessuale.
La prevenzione maschile gioca un ruolo essenziale, supportata dalla diffusione di cultura ed educazione sessuale adeguate. Sebbene non esista tuttora un vaccino specifico per il genere maschile, la medicina promuove l’utilizzo del vaccino quadrivalente femminile anche per la prevenzione nell’uomo. Il vaccino contro l’Hpv viene somministrato dal 2017 alla popolazione maschile di età compresa tra gli 11 e 12 anni: alcuni studi hanno infatti dimostrato una maggiore risposta al siero in quest’età. È possibile tuttavia sottoporsi al vaccino anche agli individui sino ai 26 anni non ancora vaccinati.