Patologie sinusali: facciamo il punto con Clinical Medical Consulting sulla differenza fra TC e Cone Beam

L'accesso alla diagnostica per immagini ha determinato un'importante rivoluzione nel modo di approcciarsi alle patologie sinusali.

L’accesso alla diagnostica per immagini ha determinato un’importante rivoluzione nel modo di approcciarsi alle patologie sinusali. Poter disporre di strumentazioni moderne ha contribuito a migliorare la gestione del paziente, fornendo una visione più accurata dell’affezione e in alcuni casi anche di eventuali complicazioni.

Alle classiche modalità di imaging, ovvero la TC tradizionale, oggi si affianca la TC Cone Beam, una tecnologia rivoluzionaria che permette una visione anatomica completa delle aree interessate.

A fare il punto sulla differenza fra TC e Cone Beam è Clinical Medical Consulting, il noto ambulatorio radiologico con sede a Roma, oggi considerato un centro all’avanguardia nella diagnostica per immagini.

Clinical Medical Consulting: le tecniche di imaging per la valutazione delle patologie sinusali

Struttura sanitaria privata accreditata, Clinical Medical Consulting è un centro radiologico che si distingue per l’attenzione e la cura dedicata al paziente, risultando un polo di primo piano per effettuare una vasta tipologia di servizi specializzati: su www.diagnosticacmc.it è possibile visionare le strumentazioni e gli esami effettuabili con le migliori attrezzature di imaging, tra MOC-DEXA, risonanza magnetica aperta, ecografia, ecocolordoppler, radiologia tradizionale e le innovative Cone Beam.

Difatti, alla luce di un servizio di altissimo livello, finalizzato ad assicurare risultati accurati in tempi brevi, Clinical Medical Consulting si avvale delle tecnologie considerate all’avanguardia nel settore della radiologia.

Il tutto con la tempestività richiesta sia nell’ambito della prevenzione sia per l’accesso a una diagnosi veloce: un servizio indispensabile per svincolarsi dalle lunghe liste d’attesa ospedaliere e che, nel 2023, ha permesso al centro di registrare una crescita significativa nel numero di mammografie e TC effettuate.

Nel caso specifico, in presenza di patologie sinusali, le strumentazioni di ultima generazione sono da ritenersi del tutto cruciali per la loro capacità di fornire un’analisi più precisa delle strutture anatomiche interessate.

Presso il centro radiologico Clinical Medical Consulting, è possibile ricorrere sia alla TC sia alla Cone Beam, in quest’ultimo caso ottenendo un’indagine dei seni paranasali accurata, con ridotto impiego di radiazioni ionizzanti, per escludere rapidamente la possibilità di complicazioni o intervenire celermente nel caso in cui sia necessaria una diagnosi tempestiva.

Patologie sinusali: quali differenze tra TC e Cone Beam

Anche se entrambe sono basate sull’utilizzo di raggi x, TC e TC Cone Beam offrono un approccio molto differente di cui non si può non tenere conto nell’analisi aree anatomiche interessate da patologie sinusali.

Difatti, a differenza della classica TC, che dispone di un fascio collimato, la Cone Beam, (Cone Beam Computed Tomography), adopera un fascio conico, che le permette di acquisire immagini dall’elevato grado di risoluzione, atte a evidenziare intere sezioni anatomiche in tempi molto più ristretti. L’esame dura infatti da pochi secondi a pochi minuti, garantendo un risultato accurato, con una dose inferiore di raggi rispetto a una TC.

Naturalmente, trattandosi di una tecnica di diagnosi avanzata, la Cone Beam offre la possibilità di visualizzare le strutture interessate, in questo caso i seni paranasali, attraverso l’asse anatomico migliore orientando adeguatamente i piani di ricostruzione.

Tutto questo – evidenzia Clinical Medical Consulting – permette di correggere le imprecisioni dovute al movimento del paziente, ma anche di individuare in modo più preciso una eventuale pneumatizzazione dei turbinati, così come la presenza di iperplasia o ipertrofia della mucosa di rivestimento parietale o tutte quelle caratteristiche anatomiche che potrebbero suggerire il ricorso a una possibile chirurgia endoscopica sinusale.

Inoltre, basandosi su un fascio conico radiante, tramite il quale è possibile acquisire informazioni dettagliate su diversi piani di osservazione, assicura un’esposizione significativamente minore alle radiazioni.

La Cone Beam sottopone infatti il paziente a un quantitativo di raggi X più basso di circa 20 volte rispetto alla TC tradizionale, un aspetto che assicura una fase di esposizione più breve rispetto a quella di scansione e la rende particolarmente adatta anche alla diagnostica in età pediatrica. Di contro tuttavia gli esami Cone Beam non sono idonei per fornire informazioni diagnostiche sui tessuti molli per cui l’utilizzo di questa specifica tecnologia è limitato ad alcuni quesiti diagnostici e distretti anatomici.

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