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Affrontare la paura dell’aereo può sembrare molto complesso, ma se si riesce a identificare correttamente i fattori scatenanti che sono alla base dello stato d’ansia, in un certo senso si è già compiuto il primo passo. Questo richiede molto coraggio e pratica, tuttavia è possibile con i giusti accorgimenti. Scopriamo come fare.
Paura dell’aereo
È cruciale notare che la paura dell’aereo non sempre è una singola fobia: la gran parte delle persone che sono terrorizzate all’idea di volare possono essere claustrofobiche oppure spaventate dall’idea di rimanere bloccati o molto altro. Forse lo si sarà intuito: per superare le proprie fobie, l’unica strada efficace è l’esposizione a quello che si teme. Solo superando il timore dei fattori scatenanti si può affrontare questa fobia che comporta notevoli disagi, poiché evitare queste situazioni rischia solo di mantenere viva e rendere ancora più intensa la fobia.
È fondamentale dunque scoprire cosa spaventa ed esaminare come viene innescata la reazione irrazionale. L’obiettivo è identificare i cosiddetti trigger per imparare a combatterli. Ad esempio, nella paura di volare spesso vi è una forte componente di ansia legata all’attesa in attesa di un volo, non tanto quella di volare. Agire su questo particolare momento aiuterà a superare la paura e sarà possibile – in tutti i sensi – spiccare il volo.
Separare l’ansia dal reale pericolo
La paura induce a pensare di essere in pericolo quando in realtà ci si trova perfettamente al sicuro. A livello viscerale, sarà impossibile credere al cosiddetto buon senso quando si è in preda a uno stato ansioso. Ecco perché un aspetto importante riguarda la comunicazione aperta e sincera con le persone che accompagneranno durante le fasi del volo.
Coloro che si trovano a volare con un soggetto che ha paura devono sapere cosa spaventa e ciò che aiuta di più a far fronte all’ansia durante il volo, evitando di offrire i classici consigli o luoghi comuni che rischierebbero solo di far sentire inadeguato chi sta già soffrendo. Essere chiari riguardo ai fattori scatenanti permetterà ai compagni di volo di essere davvero utili e non divenire al contrario un intralcio, come del resto spesso accade.
Infine, può servire separare la paura dal pericolo reale. Cercando di ricordarsi che non si è in una situazione davvero potenzialmente catastrofica sarà cruciale per riuscire a dissociarsi dallo stato d’ansia.
Quali rimedi concreti adottare?
I trattamenti più recenti includono metodi quali la terapia cognitivo-comportamentale, modellati in maniera tale che risultino su misura per le ansie connesse al volo. Questa terapia include tecniche utili nella gestione dell’ansia, quali la respirazione diaframmatica, da utilizzare in ogni momento necessario mentre si affronta il volo.
In caso di paure legate alle turbolenze, concentrarsi sulla gestione della respirazione piuttosto che su quando finirà la turbolenza. Ricordare che si è al sicuro, può rappresentare un valido calmante. In tal senso può aiutare moltissimo anche imparare come vola un aereo e anche il significato dei vari suoni durante una normale traversata. L’ansia prospera nell’ignoranza e si nutre di pensieri catastrofici. Una volta che si è ben informati, le ipotesi più disastrose che si generano nella mente vengono arginate dalla familiarizzazione con i fatti, offrendo un supporto concreto nella gestione del disturbo.
Comprendere il funzionamento rappresenta un supporto nel riuscire a calmare l’ansia, poiché quel che si conosce risulta meno spaventoso. Infine, possono risultare utili anche i programmi di realtà virtuale, durante si è esposti a simulazioni al computer di situazioni che generano timori in volo, da imparare a gestire in un ambiente sicuro. Esporsi gradualmente alle paure è l’unico modo per non provarle più, in maniera tale che ogni volo renda più semplice il successivo. Lo scopo è riprogrammare il cervello per essere meno incline a reagire di fronte ai fattori scatenanti.