Per quanti giorni si può fare l’aerosol?

L’aerosol per quanto tempo può essere fatto? Scopriamo quanti giorni si può fare

L’aerosol è la più comune terapia per curare tutte le patologie respiratorie. Ma come funziona e per quanti giorni si può fare? Ecco quanto può durare il trattamento.

Per quanti giorni si può fare l’aerosol?

L’aerosol è la tecnica di trattamento più comune delle vie respiratorie e funziona attraverso la sospensione gassosa di minuscole particelle liquide e/o solide, solitamente somministrata da un inalatore. L’aerosolterapia sfrutta questa condizione fisica e genera una miscela aria-farmaco

L’aerosol è generalmente impiegato nella terapia di patologie respiratorie, per le quali il modo più efficace di somministrare i farmaci è la via inalatoria. Infatti l’aerosol è utile per la somministrazione di antibiotici per combattere le infezioni, mucolitici per fluidificare il catarro, broncodilatatori per dilatare i bronchi e cortisonici per vincere l’infiammazione. In genere il medico consiglia 2 inalazioni 2 volte al giorno, se prescritto dal medico anche 1 inalazione 4 volte al giorno.

Generalmente la durata del trattamento varia da una o due volte al giorno per circa 6-10 giorni a seconda del tipo di malattia da trattare, mentre una singola seduta può richiedere anche oltre dieci minuti. 

La somministrazione che viene effettuata con i nebulizzatori da aerosol per tosse, raffreddore e altre patologie respiratorie, dura circa 7-10 minuti e può essere fatta attraverso la bocca o attraverso il naso. Si preferisce sempre la somministrazione per via orale, in quanto quella che passa attraverso il naso è soggetta all’azione difensiva di ciglia e muchi che possono bloccare parte dei principi attivi nebulizzati. 

La frequenza delle sedute di aerosolterapia a casa deve essere stabilita dal medico curante o dal pediatra in base alla gravità della patologia e allo stato di salute del soggetto. La terapia con l’aerosol non è associata solamente alla stagione invernale e alle malattie da raffreddamento, ma anche alla primavera e ai fenomeni allergici, che si presentano sempre più numerosi in questa stagione. L’aerosol permette di:

Umidificare le vie aeree;

Somministrare localmente i farmaci vaporizzati in soluzione fisiologica;

Ridurre i broncospasmi a carico del lume bronchiale e l’edema delle mucose respiratorie;

Rendere le secrezioni tracheo-bronchiali più liquide, in modo da facilitarne l’eliminazione.

Tutto sull’Aerosol: per quanti giorni si può fare?

L’aerosol, come detto, è la comune terapia di patologie respiratorie, per le quali il modo più efficace di somministrare i farmaci è la via inalatoria. In genere, i nebulizzatori sono i dispositivi di prima scelta indicati per i pazienti pediatrici (neonati e bambini), a causa del calibro ridotto delle vie aeree inferiori e delle scarse capacità di coordinamento e trattenimento del respiro.

Le sostanze terapeutiche più usate per via aerosolica sono:

Mucolitici;

Cortisonici;

Antibiotici;

Antinfiammatori;

Antiallergici preventivi;

Antiasmatici;

Broncodilatatori.

L’aerosol è impiegato generalmente nella terapia di molte malattie respiratorie, per le quali il modo più efficace di somministrare i farmaci è la via inalatoria: rinite, sinusite, tonsilliti, raffreddore, bronchite, polmonite, broncopolmonite, tracheiti, pertosse, polmoniti, faringiti.

Scritto da Chiara Sorice

Lascia un commento

Cronomorfodieta: cos’è e come funziona

Italiani stressati e ansiosi, aumentano gastriti e reflusso

Leggi anche