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I pomodori, fonte di preziosi nutrienti come potassio, fosforo, vitamina C, vitamina K e folati devono il loro colore rosso ad un antiossidante, il licopene, la cui azione è adiuvata da altri due antiossidanti ossia luteina e zeaxantina.
Pomodori: il licopene
Il pomodoro è ricchissimo di licopene, un carotenoide che svolge un’importante azione antiossidante e antinfiammatoria, oltre a proteggere gli occhi dalla degenerazione dovuta all’età. Contenuto soprattutto nella buccia, il suo potere antiossidante è indispensabile nella lotta all’invecchiamento cellulare e contro i tumori. Per quanto riguarda luteina e zeaxantina, sono entrambi dei carotenoidi presenti all’interno della retina, proteggendo gli occhi dai danni delle radiazioni luminose.
Pomodori: Kyoto University docet
Alcuni ricercatori giapponesi della Kyoto University hanno pubblicato sulla rivista Molecular Nutrition & Food Research una ricerca, sostenendo che i pomodori oltre a rinforzare le ossa, aiuterebbero anche a regolarizzare l’attività del fegato controllando il livello di lipidi circolanti nel sangue.
L’effetto sarebbe condizionato dall’acido 9 oxo-otta-deca-dienoico, contenuto nella polpa del pomodoro. I ricercatori giapponesi hanno studiato l’effetto di questa sostanza su particolari patologie, come ad esempio le dislipidemie, le quali portano all’accumulo di grassi circolanti nel sangue -colesterolo- e sono capaci di causare la formazione di occlusioni. Inoltre, sono uno dei principali fattori di rischio delle malattie cardiovascolari.
Pomodori: i benefici sul fegato
Sembrerebbe quindi che l’estratto di pomodoro agendo sul fegato, influenzerebbe e regolarizzerebbe l’attività di particolari proteine che regolano il metabolismo dei grassi. Sintetizzando: abbasserebbe il livello dei lipidi circolanti nel sangue. L’assunzione regolare, associata a uno stile di vita sano, potrebbe dunque essere un’arma in più nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’obesità.
Attenzione! Un consumo eccessivo di pomodori, al contrario, potrebbe causare fastidiosi bruciori di stomaco, irritazione gastrica e reflusso gastroesofageo, ripercuotendosi proprio sulla salute del nostro fegato. Pertanto, sarebbe bene non eccedere con il consumo per ottenere esclusivamente benefici.
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