I salumi sono sempre molto apprezzati per il loro gusto saporito e sfizioso. Nella maggior parte dei casi la terminologia utilizzata per gli insaccati ma in realtà non tutti i salumi sono insaccati. Mangiarli fa male ed è controproducente per la dieta che seguiamo? In realtà tutto il contrario. Ecco la top 5 dei salumi più salutari in assoluto.
Qual è il salume più salutare? La top 5
I salumi sono sempre molto apprezzati per il loro gusto saporito che piace a tutti. Mangiarli è un attentato alla nostra salute e alla nostra dieta? Assolutamente no. Basta scegliere quelli giusti e stare attenti con le quantità che si assumono. Vediamo insieme quali sono i 5 salumi più salutari, nella nostra top 5.
Al primo posto troviamo la bresaola. Questo salume viene considerato il più sano in assoluto, anche perché fortemente legato ad un concetto di insaccato non cotto, speziato e che presenta tocchi di carne molto pregiata. Infatti, è quasi sempre presente nelle diete anche dimagranti.
Secondo posto per il prosciutto cotto che va indubbiamente indicato come salutare. Ovviamente privilegiando quello di buona qualità, non necessariamente “magro”. Presenta una cottura ed una forma di preparazione che lo rende molto digeribile anche per bambini ed anziani, ed è dotato anche di buone caratteristiche sazianti.
Terzo posto per il prosciutto crudo, che se scelto nella variante magra non è assolutamente da disprezzare, anche se la presenza di sodio può essere un ostacolo per chi soffre di ipertensione. Abbinato a gallette di riso o a qualche fetta di pane con insalata e pomodori, esso è l’ideale per un pasto veloce e con pochi grassi.
A seguire, con le sue 198 Kcal all’etto, il culatello si trova alla quarta posizione. E’ simile al prosciutto crudo, ma più pregiato. Per degustare un piatto povero di grassi abbinate il culatello con verdure fresche, sott’aceto o con qualche grissino per aperitivo.
Infine, il lonzino è una specialità italiana unica, frutto della lavorazione delle parti più nobili del suino. La carne è tenera, di colore chiaro, dal gusto delicato. Ideale come piatto leggero e salutare insieme a verdure crude o cotte.
I salumi si possono aggiungere alla dieta?
Spesso indicati come i principali protagonisti di un’alimentazione troppo ricca di grassi e sale, componenti dannosi per la salute, oggi gli insaccati e i salumi vengono, invece, riabilitati come portatori di valori nutrizionali importanti per il benessere dell’organismo.
E’, invece, importante osservare la qualità e la quantità dei prodotti che vengono portati in tavola. Se salumi e insaccati, infatti, provengono da aziende attente a tutte le diverse fasi del ciclo produttivo (allevamento, trasformazione e conservazione della carne), il risultato è un alimento con basso contenuto lipidico ed un equilibrio ottimale tra l’apporto di grassi saturi (quelli di origine animale, più pericolosi) e insaturi (di origine vegetale, i più salubri).
Un adulto in buona salute, con una vita ed un’attività fisica regolari, dovrebbe assumere lipidi pari al 25/30% delle calorie consumate nell’arco della giornata, una percentuale utile all’organismo che non compromette il buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio.
Nella dieta, anche dimagrante, i nutrizionisti consigliano di consumarne circa 120 grammi non più di due volte la settimana, abbinando il salume più salutare a verdure miste che ne contrastano l’attività infiammatoria. Inoltre, bere fino a due litri d’acqua, ogni giorno.