I grassi sono spesso ritenuti un qualcosa di negativo per la salute, ma in realtà non tutti fanno male. Ne esistono infatti diversi tipi e per tale motivo è bene non fare di tutta l’erba un fascio distinguendo correttamente tra grassi saturi e grassi insaturi. Se i primi sono negativi per l’organismo, i secondi sono invece fondamentale per lo svolgimento di alcune funzioni fondamentali.
Grassi: quali fanno male?
I grassi sono fondamentali per la salute, ma ovviamente è bene distinguerli e capire quali sono quelli che fanno male. Se da un lato i lipidi fanno davvero male all’organismo, ce ne sono alcuni che risultano essere fondamentali per la salute fisica dal momento che hanno un’essenziale funzione strutturale ed energetica. La prima cosa da fare quando si parla di queste sostanze è distinguere un grasso insaturo da un grasso saturo: solo in questo modo è possibile capire quali sono quelli da ridurre dalla dieta e quali invece mantenere.
I grassi saturi sono dannosi per la salute dell’organismo dal momento che sono formate da più molecole di acidi grassi saturi che non vengono assorbite e quindi si accumulano nel sangue. Questi lipidi possono portare a problemi cardiovascolari dal momento che il loro accumulo nelle arterie causa problemi allo scorrimento del sangue. Per restare in salute è necessario quindi ridurre l’apporto di questo tipo di grasso.
Quelli insaturi sono invece conosciuti come buoni per via della loro struttura molecolare non apportano danni all’organismo, ma anzi sono benefici. Di questo gruppo fanno parte gli omega-3, omega-6 e omega-9. Queste tre sostanze dovrebbero sempre essere presenti nell’alimentazione in quanto sono fondamentali per mantenere in salute l’apparato cardiovascolare. I grassi insaturi sono infatti in grado di ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) e di aumentare il livello di colesterolo buono (HDL).