Quanto può influire l’alimentazione sulla salute del proprio organismo e sulla digestione? Ma ancor di più, quanto influisce la buona digestione sullo stato d’animo di ognuno? La risposta è semplice: moltissimo. Si dice che l’apparato digerente sia il terzo cervello dell’organismo umano, infatti è noto che ogni malessere si ripercuote tutto sullo stomaco e sull’intestino, ma si può dire praticamente lo stesso. Non è un mistero che una cattiva digestione può causare mal di testa, sonnolenza, pesantezza. Ci sono dei piccoli accorgimenti, delle regole che si potrebbero seguire per facilitare la digestione.
Le regole per la digestione perfetta
Innanzitutto parliamo di cottura. La cottura è una specie di piccola digestione iniziale che rende l’alimento più facile da digerire. La carne va cotta leggermente o consumata cruda, abbinata a rucola o verdura a foglia verde, condita con poco sale e spezie e va consumata prima in quanto ci vuole più tempo a digerirla. Per quanto riguarda le uova, è preferibile consumarle con albume cotto e tuorlo crudo. Le verdure, invece, vanno cucinate per pochissimi minuti. Per quanto riguarda le spezie, invece, c’è da dire che sono indispensabili per rendere più digeribili i piatti perchè hanno il potere di attivare il metabolismo rendendo ogni piatto più digeribile. Le spezie che danno maggiori benefici sono: la curcuma, disintossicante e depurativa per il sangue, fa bene al fegato e preserva la flora batterica intestinale, i semi di anice rinforzano lo stomaco e sono ottimi per la preparazione di dolci, i semi di cumino aiutano la digestione, favoriscono la secrezione di succhi gastrici oltre a migliorare il gusto delle pietanze, i semi di finocchio rinforzano lo stomaco e stimolano la peristalsi, possono essere usati davvero in tutte le pietanze, soprattutto per i legumi in quanto evitano il meteorismo. È bene utilizzare le spezie dall’inizio della cottura, prima di tutti gli altri ingredienti, invece per quanto riguarda zenzero, prezzemolo e basilico si possono utilizzare a fine cottura.
La masticazione è il primo vero processo di digestione, rendendo il cibo più digeribile e aiutando ad avvertire meno gonfiore. Una masticazione corretta darà prima la sensazione della sazietà. La regola fondamentale è quella di masticare almeno per 30 volte a boccone.
È consuetudine finire il pasto con la frutta, ma per una corretta digestione è buona norma non consumarla in quel momento anche perchè si compromettono tutte le proprietà benefiche. La frutta richiede un tempo di digestione molto più breve rispetto a quello di carboidrati e proteine e a fine pasto può fermentare nello stomaco. Tutto il cibo fermentato, una volta nell’intestino, comprometterà le fasi successive della digestione. Anche i dolci a fine pasto sono un’abitudine da eliminare in quanto causano gonfiore e acidità di stomaco. La frutta può essere uno spuntino o una colazione sana, mentre i dolci possono essere consumati al mattino. Mangiare troppo affatica, fa invecchiare e non consente di produrre abbastanza energia: contenersi e mangiare il giusto permette di mantenersi in forze ed in salute. È bene consumare il proprio pasto nè troppo frettolosamente, ma neanche in un tempo troppo lungo altrimenti si continuerebbe a mangiare ancora restando seduti al tavolo. Per decretare la fine del pasto, la regola molto importante è quella di alzarsi da tavola abbastanza leggeri. Il motivo per cui si sente sempre la necessità di cibo è che si stanno mangiando alimenti pochi nutrienti.
Seguire questi piccoli accorgimenti permetterà di saziarsi in breve tempo e di non sentire quel fastidioso gonfiore e la sonnolenza tipiche delle interminabili abbuffate, piuttosto si guadagnerà in termini di energia. Una corretta digestione contribuirà a mantenere un buon peso e una buona regolarità intestinale.