I reumatismi sono disturbi del sistema articolare che si manifestano tipicamente con dolori di varia entità e una conseguente riduzione della funzionalità dell’articolazione coinvolta. Scopriamo i sintomi dei reumatismi e come combatterli.
Reumatismi: cosa sono e come combatterli
Con reumatismi si intendono delle manifestazioni sintomatologiche che coinvolgono le articolazioni. Questi disturbi, nella maggior parte dei casi, comportano dolori di varia entità (acuti, medi o lievi) e una conseguente funzionalità ridotta dell’articolazione coinvolta.
I dolori reumatici possono avere molteplici cause:
- anomalie delle articolazioni
- processi infiammatori (artriti)
- patologie reumatiche (artrosi)
- anomalie metaboliche (dovute, ad esempio, a gotta, obesità e diabete)
I reumatismi possono essere dovuti anche a condizioni cliniche specifiche che riguardano le articolazioni come:
- tendiniti
- borsiti
- tenosinoviti
Tra le altre malattie e condizioni che tra i loro sintomi hanno anche i dolori reumatici ci sono:
- sclerodermia
- sindrome di Sjögren
- polimialgia reumatica
- artropatia psoriasica
- spondilite anchilosante (patologia che coinvolge articolazioni sacro-iliache e colonna vertebrale)
- sindrome fibromialgica
- osteonecrosi
- fratture
I reumatismi sono un insieme di sintomi e disturbi a carico del sistema articolare. In particolare, si possono manifestare con:
- dolori articolari (in particolare articolazioni di mani e piedi) e muscolari che persistono nel tempo
- dolori lombari (nei giovani)
- rigidità e limitata funzionalità delle articolazioni
- tumefazioni delle aree interessate
Il tipo di manifestazione dei reumatismi dipende dalla causa che li ha innescati. Ad esempio, se i dolori si presentano solo in caso di una sollecitazione funzionale, è probabile che la causa sia di natura meccanica. Ciò può avvenire in presenza di tendiniti o artrosi.
Un’insorgenza improvvisa e acuta del dolore reumatico, invece, può essere dovuta a:
- trauma
- infezione
- artropatia da deposizione di cristalli (ad esempio, pirofosfato di calcio o acido urico).
Se, infine, i sintomi persistono anche a distanza di quattro o sei settimane dall’insorgenza, è possibile che siano il segnale di una patologia cronica come malattie autoimmuni, patologie infiammatorie di tipo sistemico o osteoartrosi.
Reumatismi: la cura da seguire
I dolori reumatici possono essere trattati sia con terapia farmacologica sia attraverso l’adozione di stili di vita corretti che limitino i fattori di rischio delle patologie reumatiche.
Per quanto riguarda i farmaci, si può ricorrere ai farmaci antinfiammatori non steroidei o a terapia cortisonica. Pur essendo un potente antinfiammatorio, il cortisone, però, può creare assuefazione e richiedere un incremento periodico del dosaggio perché sia sempre efficace.
In alternativa al trattamento farmacologico, ci sono anche strategie alternative come:
- agopuntura
- trattamento a ultrasuoni
- terapia TECAR
- infiltrazioni intra-articolare di acido ialuronico
- terapia del freddo (impacchi di ghiaccio finalizzati a ridurre la sensibilità della regione dolente)
I dolori reumatici possono essere contrastati, infine, attraverso la prevenzione, che si traduce sostanzialmente nell’adozione di stili di vita corretti e nel controllo dei fattori di rischio.