Il sonnellino pomeridiano, anche pennichella, è un momento di riposo solitamente non troppo lungo che ci si concede dopo pranzo magari dopo lavoro. Si o no? Ecco tutti i pro e contro del riposino pomeridiano.
Riposino pomeridiano, si o no? Tutti i pro e contro
Il riposo è fondamentale per mantenersi in salute, purché sia approcciato in modo corretto. Per quanto riguarda dormire al pomeriggio esistono piccoli suggerimenti in grado di rendere l’abitudine sana e non controproducente.
Perché la pennichella rappresenti un appuntamento positivo dovrebbe essere fatta nel momento giusto, in un luogo idoneo, prevedere una corretta gestione del risveglio e ritorno alle attività diurne e un occhio di riguardo alla circolazione sanguigna.
Il riposino pomeridiano dovrebbe essere fatto piuttosto presto, magari non esattamente a ridosso del pranzo, così da dare modo alla digestione di iniziare, ma nemmeno troppo tempo dopo. Questo permette di ricaricare le batterie e fare il pieno di carica necessaria per affrontare gli impegni del resto della giornata.
Tardare l’appuntamento con il riposo, invece, potrebbe portare a un effetto contrario, ovvero un senso di intorpidimento costante dal momento del risveglio. E ancora: per fare in modo che dormire al pomeriggio rappresenti un valore aggiunto alla propria giornata e non si trasformi in una pessima idea, è fondamentale gestire al meglio la fase del risveglio, concedendosi qualche minuto in più per tornare attivi.
Non alzarsi di fretta aiuta anche a non sottoporre a stress il proprio sistema cardiaco e la circolazione sanguigna.
Salute, riposino pomeridiano: si o no?
Il riposino pomeridiano fa bene, parola della scienza. Un recente articolo comparso sul New York Times ha evidenziato tutti i vantaggi di questa abitudine se praticata nel modo corretto. Nessun singolo comportamento può influenzare positivamente il nostro benessere psico-fisico e la nostra produttività quanto la pennichella il pomeriggio.
Ecco i benefici:
miglioramento della memoria: chi riesce a dormire dopo pranzo per 10-20 minuti ha un livello di concentrazione maggiore e la memoria riesce a funzionare meglio e con più lucidità.
abbassamento della pressione: dormire dopo pranzo comporta un abbassamento del rischio di malattie cardiache e cardiovascolari del 37%.
aumento della concentrazione: può sembrare banale, ma è un fattore importante soprattutto per chi come lavoro deve guidare.
Ci sono anche delle “controindicazioni” del riposino: chi non riposa bene durante la notte non dovrebbe concedersi un sonnellino dopo pranzo. Lo stesso vale anche per le persone che dormono bene di notte e si svegliano riposate.
Infatti, in entrambi i casi con il riposino pomeridiano si rischia di arrivare al momento di andare a letto senza un’adeguata pressione verso il sonno, incontrando tante difficoltà ad addormentarsi.
Infine il riposino pomeridiano non dovrebbe essere troppo lungo. Infatti, se è superiore ai 20 minuti gli effetti negativi diventano preponderanti rispetto a quelli positivi: “se al pomeriggio si dorme più di 20 minuti al risveglio si è meno efficienti di prima”, dicono gli esperti.