Il sambuco, conosciuto anche come sambuco nero, è una pianta selvatica che vanta proprietà molto apprezzate in fitoterapia. I suoi fiori sono molto piccoli e hanno un colore bianco panna, si riconoscono facilmente perchè crescono in infiorescenze e hanno un profumo molto dolce. Le bacche risultano mature alla fine del mese di agosto e restano sull’albero fino ad ottobre. Impariamo a conoscere le proprietà e le controindicazioni di questa pianta molto nota.
Proprietà del sambuco
Le proprietà del sambuco sono davvero rilevanti, infatti da secoli questa piante viene utilizzata in fitoterapia. Ha un’azione diaforetica, ossia è capace di aumentare la sudorazione del corpo. Proprio per questo motivo risulta un rimedio naturale capace di dare grandi benefici in caso di febbre, raffreddore e problemi di vario genere alle vie respiratorie come ad esempio tosse e bronchiti lievi. In particolare sono i fiori di sambuco ad essere molto utili per curare il raffreddore e per ridurre gli stati frebbili causando un aumento della sudorazione.
L’estratto dei fiori è in grado di inibire la secrezione di citochine, inoltre riduce anche l’attività di alcune sostanze che causano le infiammazioni. Proprio per questo motivo possiamo dire che questa pianta vanta tra le altre cose proprietà antinfiammatorie.
I suoi fiori sono anche ottimi diuretici. I frutti maturi invece vantano proprietà lassative e depurative, inoltre sono anche antiematici e antinevralgici. Di conseguenza si comprende che il sambuco risulta essere una pianta ricca di benefici anche molto differenti tra loro.
Controindicazioni del sambuco
Le controindicazioni non sono molto importanti. Assumere questa pianta in dosi moderate è quindi sicuro. Ricordiamo che è vietato il consumo dei semi e delle foglie di sambuco in quanto risultano molto velenosi perchè contengono sambunigrina, un glicoside tossico. Inoltre i fiori e le foglie fresche provocano irritazioni ed eritemi se entrano a contatto con la pelle.