(Adnkronos) – Nella difesa dei diritti dei professionisti sanitari Consulcesi segna un altro importante traguardo, riferisce il gruppo. Un dirigente medico, giunto alla pensione senza aver potuto fruire di diversi giorni di ferie maturate durante il servizio, ha infatti raggiunto un accordo transattivo con la propria azienda, evitando così il processo. Il caso, preso in carico dall'area legale di Consulcesi – spiega una nota – ha coinvolto un medico che non aveva potuto godere, nel corso della sua carriera, di diversi giorni di ferie a causa delle esigenze di servizio e della cronica mancanza di personale. Nonostante i ripetuti tentativi di ottenere il pagamento dell'indennizzo, l'azienda aveva sempre rifiutato, appellandosi ad un'interpretazione giuridica della normativa di riferimento, ormai superata. Grazie all'intervento dei legali di Consulcesi, la situazione si è però risolta prima ancora della prima udienza in tribunale. "Questo caso evidenzia quanto sia importante una difesa legale competente, proattiva e determinata al raggiungimento dello scopo – ha affermato l'avvocato del network Consulcesi – Siamo riusciti a ottenere un accordo vantaggioso per il nostro cliente in tempi brevi, evitando di dover attendere le lungaggini del processo". L'azienda, dopo aver ricevuto la notifica del ricorso davanti al Tribunale del Lavoro, è corsa ai ripari per trovare una soluzione che potesse evitare una sentenza probabilmente per sé sfavorevole. In pochi giorni, grazie alla mediazione dei legali di Consulcesi, si è quindi raggiunta una conciliazione che ha riconosciuto al medico il 90% dell'indennizzo richiesto, insieme alla regolarizzazione contributiva, che produrrà di fatto un adeguamento anche della sua pensione. Questo accordo – sottolinea Consulcesi – conferma non solo il diritto del medico a ricevere il pagamento dell'indennizzo per le ferie non godute, ma riflette anche il definitivo cambiamento del nostro panorama giurisprudenziale che, a seguito dei chiari moniti pervenuti dalla Corte di Giustizia europea, sta portando ad una apertura sempre più ampia per il mondo dei dipendenti pubblici in genere, e sanitari in particolare, delle opportunità di ottenere, finalmente, il giusto riconoscimento della monetizzazione di giorni di risposto non fruiti durante il rapporto di lavoro. Per l'azienda, l'accordo ha rappresentato invece il modo per evitare una probabile condanna in tribunale, con aggravamento dei costi gravanti sui nostri conti pubblici. Il team legale Consulcesi assicura che "continuerà a tutelare sempre i diritti dei sanitari in tutta Italia, garantendo loro i giusti riconoscimenti, professionali ed economici, che meritano per l'impegno profuso durante il corso delle loro carriere. Questo caso è solo uno degli esempi del nostro costante lavoro in difesa dei professionisti della sanità". L'azienda di riferimento in ambito legale e formativo e consulenziale per i professionisti sanitari – si legge in una nota – continua così a mietere successi nella sua battaglia per la monetizzazione delle ferie non godute, sia nelle aule dei tribunali che in sede conciliativa, grazie alla costante opera di negoziazione dei propri partner legali. L'ammontare degli indennizzi recuperati per i propri clienti ha da tempo superato la soglia dei 300mila euro, peraltro con tempistiche spesso rapide e con il rimborso delle spese legali sostenute. Per i membri di Consulcesi Club è disponibile un'ampia gamma di servizi dedicati alla tema della monetizzazione delle ferie non godute. Oltre all'ampia gamma di contributi legali, che seguono incessantemente tutte le novità provenienti dal mondo giudiziario, viene offerta gratuitamente una dettagliata consulenza legale, con valutazione dei presupposti per la presentazione della richiesta di pagamento dell’indennità, nonché un tool per consentire a chiunque di avere un calcolo previsionale del credito potenzialmente reclamabile. In più, sono disponibili gratuitamente guide e webinar per approfondire il tema ed è possibile chiedere a professionisti esperti del tema tutti gli approfondimenti sul proprio caso personale. —[email protected] (Web Info)