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L’auto diagnosi è fondamentale per una scoperta preventiva di noduli o dolenzia che potrebbero essere segnali del cancro al seno. Molte persone a cui è stato diagnosticato il cancro al seno si sentono colte di sorpresa. Questo perché il cancro al seno all’inizio spesso non causa dolore o dà altri sintomi. Tuttavia ci sono segnali del cancro che le donne e i loro partner spesso trovano.
Il cancro al seno è il tumore più comune tra le donne. Basti pensare che in Italia ogni anno vengono registrati quasi 50.000 nuovi casi. Sono numeri che possono fare paura, ma con attenzione e un’adeguata prevenzione è possibile prevenire questo male e agire in tempo.
I segnali del cancro al seno
È importante controllare con un dottore se il seno o il capezzolo cambiano forma, colore o secrezioni.
I segnali del cancro possono includere:
- Liquido (diverso dal latte) che proviene dal capezzolo
- Cambiamento nel modo in cui si sente un seno o un capezzolo:
- dolenzia del capezzolo
- noduli o ispessimento nel seno o nell’ascella
- Cambiamento nel modo in cui appaiono un seno o un capezzolo:
- cambiamento nelle dimensioni o nella forma
- un capezzolo che rientra o sta per farlo
- pelle o capezzolo squamosi, rossi o gonfi
- seno che è gonfio, rosso e caldo al tatto
- tessuto della pelle come la buccia di un’arancia.
Scoprire in anticipo un cancro al seno
Ci sono passi che una donna può fare per trovare preventivamente il cancro al seno, quando in genere è più facile da curare. Provate a stabilire una routine regolare di cura del seno che include:
- Esaminare il proprio seno ogni mese dopo i 20 anni
- Avere un dottore o un ginecologo che faccia un esame clinico del seno almeno ogni tre anni tra i 20 e i 39 anni di età
- Programmare mammografie annuali ogni anno o ogni due anni dall’età di 40 anni a 49, a seconda del proprio profilo di rischio e dopo i 49 farlo ogni anno
La mammografia è uno studio attraverso immagini del tessuto del seno. Un regolare controllo con la mammografia rende possibile scoprire il tumore al seno all’inizio del suo sviluppo. Ricerche recenti suggeriscono che i tumori al seno raddoppiano di dimensioni in 1,7 anni in media
Mantenete un registro o un diario di queste attività e i risultati come parte integrante del vostro fascicolo sanitario.
È anche molto importante far sapere al proprio dottore se c’è qualche storia di cancro in famiglia, incluso fratelli, sorelle, padre, madre e nonni. Alcune donne, che sono a più alto rischio di cancro al seno, potrebbero essere più aggressive riguardo ai piani di scoperta preventiva, includendo esami clinici o mammografie più frequenti.
Familiarizza con i fattori di rischio di cancro al seno. Sii sicura di dire ciò che sai circa qualsiasi fattore di rischio che potresti avere, come ad esempio precedenti raggi al petto, noduli benigni al seno o una storia di uso di alcol. fai ciò che puoi a livello personale per ridurre il livello di rischio, incluso limitare l’alcol e fare sufficiente attività fisica.
Fattori protettivi
Ci sono alcuni fattori della nostra vita che possono aiutarci a proteggerci dal cancro al seno.
Un primo modo per prevenire la formazione del tumore è seguire uno stile di vita adeguato. Questo include per prima cosa un’alimentazione sana ed equilibrata, particolarmente ricca di vitamine e microelementi che ci proteggono dalle malattie. Per questo è importante fare un grande consumo di frutta e verdura.
Al contrario, una dieta ricca di carne e grassi animali può aumentare il rischio di sviluppare un tumore.
Naturalmente, anche evitare o almeno ridurre al minimo il consumo di sigarette e alcol è fondamentale per prevenire il cancro al seno. Ma questo vale in generale per qualsiasi tipo di tumore. Allo stesso modo, fare regolare attività fisica rafforza l’organismo e lo mantiene in salute.
Se siete a rischio di cancro al seno, è meglio evitare di prendere il sole in topless. In ogni caso, ricordatevi di proteggere sempre la zona con un’adeguata crema solare. I raggi solari, infatti, possono provocare tumori della pelle che poi possono estendersi anche alle ghiandole mammarie.
Ormoni e rischio di cancro
Anche una gravidanza può proteggere dal cancro al seno. Quando una donna è in dolce attesa, infatti, la sua produzione di estrogeni cala e questo diminuisce il rischio di sviluppare un tumore al seno. Lo stesso vale per le donne che allattano per almeno un anno. Al contrario, la pillola anticoncezionale contiene degli ormoni che innalzano leggermente le probabilità di sviluppare un cancro al seno, ma diminuiscono il rischio per il tumore all’ovaio.
Ci sono anche altri fattori protettivi che però non dipendono dalla nostra volontà. Avere il menarca (prime mestruazioni) tardi ed entrare in menopausa presto (cioè avere un periodo fertile breve durante la vita) può proteggere dal cancro al seno. Naturalmente, però, non sono cose che possiamo prevedere e controllare. Per questo è importante agire su ciò che dipende da noi, come stile di vita ed esami regolari.