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La serotonina è un ormone strettamente legato alla regolazione del tono dell’umore: è infatti noto chela carenza di questa sostanza nell’organismo può comportare gravi disturbi mentali quali depressione, bipolarismo e ansia. Per questo motivo l’attenzione pubblica su queste problematiche ha portato a una progressiva proliferazione di informazioni relative ai modi più efficaci per stimolarne la produzione, primi fra tutti alimentazione e attività fisica. Esistono però alcune situazioni in cui la serotonina viene prodotta in quantità eccessive rispetto al necessario: in tali casi si parla di sindrome serotoninergica.
Serotonina alta: da cosa dipende?
La causa primaria del problema è da rintracciarsi in una eccessiva stimolazione dei recettori impegnati nella captazione della serotonina. Questo malfunzionamento è quasi sempre legato ad un uso errato da parte del paziente di farmaci somministrati per combattere patologie legate alla carenza di serotonina, in primo luogo gli antidepressivi. Anche il consumo di droghe come anfetamine ed extasy può comportare lo sviluppo dei sintomi. In caso di overdose, le conseguenze sull’organismo possono rivelarsi da subito molto pericolose, tanto da comportare insufficienza renale, shock e morte istantanea.
Gli effetti dell’eccesso di serotonina
Ad uno sguardo superficiale verrebbe da dire che se la carenza di serotonina comporta maggiore ansia e tristezza, un aumento decisivo nella sua produzione potrebbe avere effetti più che benefici, come felicità prolungata e senso di benessere. In realtà però, i sintomi della sindrome serotoninergica non sono affatto piacevoli. Fra i primi a sintomi potrebbero comparire:
- allucinazioni
- contrazioni muscolari involontarie
- nausea
- cefalea
- diarrea
- tremori
Se non trattato inoltre, il quadro clinico di chi è affetto da questo disturbo può rivelarsi talmente grave da portare alla morte.
I trattamenti
Per contravvenire agli effetti negativi dell’eccessiva presenza di serotonina nell’organismo occorre innanzitutto sospendere i farmaci o le sostanze che ne sono alla causa. Il medico può inoltre ricorrere alla somministrazione di molecole antagoniste, come il metisergide e la ciproeptadina. Nel caso in cui il sovraddosaggio sia avvenuto da poco tempo, è poi consigliato un trattamento di decontaminazione gastrica e intestinale. In generale, in presenza di sintomi lievi interrompere l’assunzione dei farmaci è un’operazione più che sufficiente: per veder scomparire gli effetti primari della sindrome serotoninergica bastano infatti 24 ore.
Come prevenire l’eccessiva produzione di serotonina
Anche in questo caso, se è vero che la cura della sindrome serotoninergica risulta nella maggioranza dei casi piuttosto efficace, uno dei fattori su cui concentrarsi maggiormente è senza dubbio la prevenzione. Se è più che noto l’effetto devastante delle droghe sull’organismo, altrettanta attenzione deve essere posta sulle cure a base di antidepressivi. Seguire meticolosamente le prescrizioni di medici e psichiatri e non adottare “metodi fai da te” è il primo passo per garantire il successo della terapia.