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Il silicio è il secondo elemento più abbondante in natura ed è presente anche nel corpo umano, dove svolge ruoli importanti per la salute e il benessere. Scopriamolo meglio.
Silicio: le principali funzioni
Il silicio è un metalloide utilizzato nelle industrie, soprattutto quelle alimentari, dove viene utilizzato come additivo. Esistono diverse tipologie di silicio, tra cui la silice, che si può trovare nell’acqua e in alcuni alimenti.
Il silicio apporta numerosi benefici non solo alle piante ma anche all’organismo umano. Nell’uomo, infatti, il silicio partecipa alla mineralizzazione delle ossa, alla funzionalità del sistema immunitario, alla sintesi del collagene ed è parte della composizione di unghie, capelli e pelle.
Benefici del silicio
Il silicio apporta numerosi benefici all’organismo. Infatti, il metalloide possiede proprietà anti-age, protegge dall’aterosclerosi e aiuta a contrastare e prevenire patologie serie come l’Alzheimer.
Il silicio, quindi, favorisce la salute cardiovascolare, rafforza il sistema immunitario, mantiene la pelle bella e in salute prevenendo la comparsa di rughe e segni del tempo, e contribuisce anche alla salute delle ossa.
Gli alimenti ricchi di silicio
Il corpo umano, per restare in salute, ha necessità di circa 50 mg di silicio al giorno. Per beneficiare degli effetti positivi che il metalloide apporta all’organismo, basta mangiare gli alimenti che lo contengono naturalmente. Tra questi, troviamo le patate, cipolla, aglio, topinambur, cereali come segale, avena, grano, riso, mais e orzo.
Carenza ed eccesso di silicio: le conseguenze
A seconda dell’alimentazione che si segue, si può verificare sia un eccesso di silicio nell’organismo che una carenza. L’eccesso di silicio può provocare silicosi, una patologia polmonare che causa difficoltà respiratorie.
Al contrario, una carenza del metalloide provoca l’indebolimento di unghie e capelli e un peggioramento della qualità della pelle. In questi casi, oltre a mangiare cibi ricchi di silicio, si può valutare di assumere degli integratori, ovviamente dopo aver chiesto il parere del proprio medico.