Argomenti trattati
Uno dei motivi che, talvolta, impedisce alle persone di smettere di fumare è il timore di ingrassare. Tale timore, però, è spesso immotivato in quanto l’aumento di peso che può seguire al distacco dal fumo risulta pressoché minimo. Nonostante permanga un lieve rischio di ingrassare, è fondamentale sottolineare che ogni individuo reagisce in modo diverso a un simile cambiamento.
Di solito, negli ex-fumatori, si osserva un aumento di peso che non supera i 5 kg anche se, in alcuni casi, si può verificare un incremento che arriva fino a 10 o a 15 kg.
Smettere di fumare fa ingrassare?
Le cause che provocano l’aumento della massa corporea dopo aver smesso di fumare possono essere molteplici ovvero:
- la crescita dell’appetito;
- un maggiore consumo di bevande alcoliche e snack;
- l’effetto anoressizzante della nicotina.
La crescita dell’appetito è uno dei sintomi più diffusi nella sindrome d’astinenza da fumo ma ha breve durata e dovrebbe svanire in poche settimane.
Il maggiore consumo di alcol e snack, invece, si ricollega al tabagismo ossia alla dipendenza dalla nicotina che i fumatori di tabacco sviluppano. È conclamato che la necessità di fumare non sia soltanto una dipendenza di tipo fisico ma anche di tipo psicologico. Pertanto, quando il bisogno psicologico di fumare non viene più soddisfatto, quest’ultimo deve essere appagato attraverso altri canali: è allora che l’ex-fumatore ripiega sull’alcol o su alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati, incrementandone notevolmente il consumo a discapito del proprio peso-forma.
Con l’espressione effetto anoressizzante della nicotina, infine, si fa riferimento al comportamento da inibitore dell’appetito insito nella nicotina che produce anche una temporanea accelerazione del metabolismo. L’astensione dal tabacco, però, interrompe gli effetti indotti dall’alcaloide e comporta la normalizzazione del metabolismo che torna alla velocità originaria. In queste condizioni, può verificarsi un leggero aumento del peso corporeo.
Cosa fare per non ingrassare
Ingrassare, quindi, può rappresentare una minaccia reale nel momento in cui si decida di smettere di fumare. Tuttavia, possono essere adottati alcuni accorgimenti per non incappare nel pericolo.
In primo luogo, è fondamentale non adottare comportamenti alimentari errati come il già citato ricorso a bevande alcoliche e cibi spazzatura.
In secondo luogo, è opportuno seguire un regime alimentare sano che si concretizzi attraverso l’elaborazione di una dieta bilanciata e genuina. L’introduzione di prodotti con effetti antiossidanti o ricchi di vitamina C, inoltre, può rappresentare un aiuto valido finalizzato al ripristino delle giuste funzioni corporee e metaboliche.
Infine, è necessario apportare alcune modifiche alla propria routine quotidiana e integrare il piano alimentare con dell’adeguato esercizio fisico o almeno con una camminata a passo veloce di almeno mezz’ora al giorno.
L’esercizio fisico e lo sport in generale sono particolarmente adatti agli ex-fumatori in quanto stimolano la produzione di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che aiutano a combattere il materializzarsi della necessità di ricominciare a fumare.
Fumare: pro e contro
In conclusione, smettere di fumare può causare in alcuni soggetti l’aumento di peso e spesso questo rappresenta uno dei fattori che blocca i fumatori, soprattutto nel caso delle donne, dall’attuare un cambiamento radicale quale l’abbandono del tabacco.
Tuttavia, in considerazione del fatto che il peso corporeo può essere controllato ed eventualmente perso, risulta evidente come raggiungere lo status di ex-fumatore comporti più benefici del suo opposto. Le patologie che possono essere sviluppate a livello cardiocircolatorio e a livello polmonare risultano di gran lunga più problematiche rispetto a un’eventuale variazione di peso.