Strategie per dimagrire: come fare se si è pigri?

Chi non ha voglia di sforzarsi troppo per stare attento alla linea, quali strategie può mettere in pratica per riuscire a dimagrire? Alcuni consigli utili


Molto spesso anche il solo pensiero di alzarsi dalla sedia per muoversi e cercare di smaltire i chili di troppo sembra una missione impossibile. Soprattutto chi è davvero pigro si sente stanco ancora prima di cominciare un qualsiasi tipo di attività fisica.

Come seguire una dieta

Chi non ha voglia di sforzarsi troppo per stare attento alla linea, quali strategie può mettere in pratica per riuscire a dimagrire? In realtà basterebbero alcuni piccoli accorgimenti da seguire per ottenere dei risultati visibili e concreti. Quello che molti non sanno è che con le piccole azioni di tutti i giorni che possiamo fare la differenza.

A volte si mangia solo per rispondere alla sete, a volte si mangia per noia o si tende a riempirsi lo stomaco eccessivamente, tutti questi atteggiamenti sono sbagliati, ma basta avere un pizzico di consapevolezza in più rispetto ai segnali che ci invia l’organismo per vedere la lancetta della bilancia calare.

Ovviamente seguire una dieta per perdere peso, come quelle consigliate da metodiperdimagrire.it, è sempre la soluzione ideale perché permette di ottenere risultati in termini molto veloci. Ma se non si è in grado di seguire un regime alimentare in modo costante si possono ottenere comunque dei risultati buoni eliminando alcune delle cattive abitudini che, spesso, caratterizzano il nostro approccio al cibo e alla vita in generale.

3 modi per dimagrire se si è pigri

La prima strategia che si può utilizzare è quella di far caso alle proprie reali esigenze. Quando si avverte un senso di vuoto che sembra gridare “fame!”, questo in realtà può dipendere da una necessità diversa, potrebbe anche trattarsi di sete.

Alcuni studi hanno dimostrato che molto spesso le persone rispondono allo stimolo della sete mangiando. La naturale conseguenza è un apporto calorico eccessivo e l’aumento del rischio di disidratazione.

I ricercatori hanno pubblicato uno studio riportato anche dal giornale “Obesity” secondo il quale bere prima di mangiare fa risparmiare alcune calorie, anche e soprattutto durante i pasti principali della giornata. Quindi il primo consiglio è proprio questo: interpretare bene gli stimoli del nostro corpo. Bere il giusto quantitativo di acqua (o in alternativa di bevande non zuccherate come tè o tisane) può fare davvero la differenza.

La seconda strategia che si può adottare è quella di mangiare “alla giapponese”, ma cosa significa esattamente? Bisogna evitare di mangiare fino a sentirsi pieni, cercando di fermarsi prima che ciò accada. Questo è un precetto che deriva dalla cucina giapponese e che per l’esattezza prescrive di mangiare fino a circa l’80% della propria capienza.

Questo consiglio in un certo senso è complementare al primo. In pratica, per riconoscere il proprio livello di sazietà bisogna ascoltare il corpo e capire se si è ancora affamati oppure sarebbe meglio attendere che il senso di sazietà faccia il suo corso.

Il cervello impiega circa 30 minuti per registrare l’informazione che si è sazi, per questo in tanti hanno la tendenza a mangiare più del dovuto credendo di essere ancora affamati, il corpo però ha i suoi tempi che vanno rispettati. Questo permetterebbe di risparmiare anche fino a 300 kcal al giorno.

Infine alle persone pigre farà molto piacere sapere un fatto acclarato dalla scienza: fare un sonnellino e dormire bene aiuta a dimagrire! Sembrerà assurdo ma tra gli effetti benefici di un sonno di qualità rientra anche la possibilità di riequilibrare il metabolismo con impatti positivi sul proprio peso corporeo.

Un sono di qualità si ottiene dormendo un numero di ore adeguato, minimo 7, ma soprattutto bisogna dormire senza interferenza, senza rumori o altri fattori esterni che possono indurre a svegliarsi. Inoltre bisogna ricordare di eliminare le fonti di luce in modo tale che il buio favorisca la qualità del sonno.

Scritto da Sabrina Rossi

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