Per molte persone, un cambio settimanale di asciugamani è la norma. Sei tutto pulito dopo una bella doccia calda, per cui pensi che il tuo asciugamano dovrebbe restare lindo per un po’, giusto? Beh, anche se il tuo corpo si sente deliziosamente fresco, il telo medio raccoglie decine di milioni di cellule morte e anche eventuali funghi o batteri sopravvissuti alla tua pulizia a fondo.
Quando lavare il telo da bagno
Gli asciugamani, così come le lenzuola, sono delle vere e proprie calamite per i batteri, la sporcizia e i funghi. La domanda che in tanti si pongono è ogni quanto lavare sia i teli da bagno che le lenzuola. Prima di dare una riposta “scientifica” bisogna precisare che il tutto è estremamente soggettivo e che dipende molto dall’igiene della persona in oggetto.
Gli asciugamani, sia quelli utilizzati per il viso che per le parti intime, dovrebbero essere cambiati in media ogni 10 giorni. Essi raccolgono davvero molti batteri che sono presenti sul nostro corpo e che si accumulano negli asciugamani. Un buon metodo per eliminare i batteri ad ogni uso è esporli al sole quando possibile. Il calore infatti riesce a eliminare certi microrganismi sul telo. Riporli al sole è anche un metodo valido per evitare che l’umidità presenti negli asciugamani si trasformi in muffa. Quando l’asciugamano puzza vuol dire che si sta formando della muffa anche se non visibile.
Parlando di umidità, ogni momento in cui un asciugamano viene lasciato ad asciugare, i germi si possono moltiplicare senza controllo. L’atmosfera umida così comune alle aree del bagno è semplicemente perfetta per incoraggiare la crescita di muffa e altre cose indesiderabili.
Fortunatamente, la cura e la manutenzione degli asciugamani non è esattamente astrofisica. Essa richiede solo un piccolo sforzo in più rispetto a quello che la maggior parte delle persone attualmente fa. Gli esperti raccomandano di appendere il telo da bagno in modo che si asciughi completamente, cioè non in una pila bagnata sul pavimento. Inoltre, incoraggiare la circolazione dell’aria e l’asciugatura più rapida aprendo una finestra o accendendo la ventola del ventilatore del bagno. Se ad un certo punto, inizi a sentire puzza, sappi che non è il profumo naturale dell’asciugamano – è la muffa che si è formata, e l’asciugamano ha decisamente bisogno di essere lavato.
Anche se segui tutti questi passaggi, non andare oltre a più di tre utilizzi senza lavare accuratamente il telo da bagno e assicurati di usare una buona dose di acqua calda o bollente con un detergente, preferibilmente insieme a candeggina appropriata per il colore.
Segui questi passaggi e sarai in grado di lavarti beatamente senza paura.
Altri tessuti della casa
Oltre a tessuti per l’igiene personale, in ogni casa sono presenti innumerevoli altri tessuti che raccolgono germi e batteri. Gli asciugamani da cucina, per esempio, entrano in contatto con alcuni batteri piuttosto infidi, come escherichia coli. Gli esperti dicono di lavarli in lavatrice e asciugarli dopo ogni singolo uso, o almeno immergerli accuratamente in una soluzione di candeggina diluita prima di riutilizzarli.
Abbiamo anche menzionato le lenzuola, esse raccolgono molta polvere. Almeno una volta a settimana si dovrebbe fare passare l’aspirapolvere per rimuoverla. E’ uno dei pochi metodi che assicura la non presenza di acari nel letto. Così come le lenzuola anche le tende accumulano polvere, soprattutto se abitate in una zona trafficata. Per pulirle è sufficiente passarle con l’aspirapolvere su di esse e si consiglia di lavarle almeno un paio di volte all’anno.
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