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La maggior parte dei disturbi da tic nervosi si attenua nel tempo. Tuttavia, i pazienti che soffrono di un grave disagio soprattutto quando la condizione si manifesta per nervosismo possono rimediare in modo efficace. Terapie adeguate, farmaci prescritti da un medico e semplici cambiamenti nello stile di vita sono infatti in grado di fare la differenza. Quali sono quindi le cause e come vengono trattati i tic nervosi?
Le cause che determinano i tic nervosi
Sebbene una volta i disturbi da tic fossero considerati estremamente rari, studi recenti mostrano che colpiscono fino al 20% dei bambini e l’1% degli adulti. Nonostante ciò, non esistono linee guida mediche chiare per il miglior trattamento, e ogni professionista ha il suo corso d’azione preferito per il risolvere il disturbo da tic nervoso di un paziente. La maggior parte dei professionisti tuttavia inizia con un approccio ben preciso valutando cioè il ciclo con cui si manifesta, ed operando spesso su un piano basato su due settimane. Alcuni tic scompaiono da soli e dopo un certo numero di cicli, il che significa che non è necessario intervenire. Se il trattamento è invece ritenuto necessario sia dal paziente che dal medico, esistono svariate opzioni che meritano una dovuta citazione.
Come trattare i tic
Con i farmaci
I farmaci sono usati per alcuni disturbi da tic, ma non è la prima linea di trattamento; infatti, generalmente vengono prescritti solo quando interferiscono con il regolare funzionamento e quando tutti gli interventi non medici sono stati esauriti. I disturbi da tic come altre condizioni, devono quindi essere trattati con farmaci solo quando un paziente è sotto la supervisione di un professionista.
Con una terapia specifica
La terapia scelta per il tic nervoso è in gergo chiamata di inversione, di abitudine o di tipo ormonale sostitutiva. Con quest’ultima l’individuo impara a riconoscere la sensazione di innesco che precede il tic, e nella maggior parte dei casi è un sentimento di tensione o pressione che può essere alleviato solo eseguendo il tic stesso. Una volta che un paziente ha identificato con successo tale condizione, può imparare a rispondere a questa sensazione impegnandosi in un comportamento alternativo e riducendo soprattutto la tensione. Un esempio è stato redatto dagli autori di un recente studio in cui si è evidenziato che un paziente con un tic nervoso tipo quello della contrazione delle spalle, può avere una risposta adeguata nella tensione isometrica dei muscoli del braccio mentre si spinge il gomito contro il busto, e che quindi incoraggia il paziente a rispondere all’impulso del tic stesso in un modo del tutto nuovo.
Inoltre è altresì importante aggiungere che trattare un tic con cambiamenti nutrizionali può funzionare abbastanza bene. La maggior parte dei medici consiglia infatti ai loro pazienti di affidarsi esclusivamente a piani alimentari specifici per il trattamento del disturbo nervoso. Mangiare determinati alimenti ed evitarne altri può quindi avere un effetto positivo sulla condizione del paziente ed inoltre con pochissimi effetti collaterali. A margine va detto che se un tic nervoso è lieve e non interferisce con le normali attività giornaliere non è necessario alcun tipo di trattamento, bensì tentare di migliorarlo intervenendo su alcuni fattori come ad esempio situazioni tipo stress, stanchezza eccessiva, stitichezza e stati di eccitazione giusto per citarne alcuni. Rilassarsi e dedicarsi magari a qualche hobby preferito può contribuire a minimizzare gli effetti negativi causati dalla condizione del tic nervoso.