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La Rosa canina, della famiglia delle Rosaceae, è un’erba medicinale molto conosciuta e che apporta numerosi benefici all’organismo, i quali pare, secondo alcune fonti antiche, fossero noti persino a Plinio il Vecchio, tanto da trattare l’argomento all’interno della sua opera Naturalis Historiae, raccontando che un soldato romano, affetto dalla rabbia( morso del cane), fosse guarito grazie alla somministrazione di una tisana alla rosa canina. Alcune tracce della sua presenza le ritroviamo in tempi più remoti, fin dalla Preistoria, in particolare in Persia, dove era una pratica comune la coltivazione ed utilizzo della Rosa Canina, conosciuta ai più come la madre di tutte le rose.
Tisana alla rosa canina
Durante la stagione invernale, incappare nei malanni è un’eventualità non propriamente remota. Esiste, in natura, una pianta capace di compiere una azione positiva sul sistema immunitario, rafforzandolo, ossia la Rosa canina. Di questa erba si utilizzano i falsi frutti, cioè quelle bacche rosse che crescono su questo arbusto cespuglioso selvatico, le quali apportano diversi benefici. Infatti esse sono in primis particolarmente ricche di Vitamina C, – estremamente importante in quanto rafforza il sistema immunitario aiutando l’organismo a sviluppare una marcata resistenza nei confronti dei malanni di stagione -, in secondo luogo contribuiscono all’arricchimento di ferro, in quanto agevolano l’assorbimento dello stesso, riducono il senso di stanchezza od affaticamento, favoriscono la naturale formazione di collagene, contribuendo alla normale funzionalità vitale di pelle, ossa, articolazioni.
Sono note, inoltre, le sue proprietà antinfiammatorie, le quali hanno una azione particolarmente positiva sia sulle vie respiratorie che sulle vie urinarie. Infine, il suo potere astringente viene sfruttato nei casi di diarrea. In commercio la si può acquistare in diverse soluzioni, sia in gocce che in compresse. Questa pianta viene impiegata per la realizzazione di molti prodotti, a partire dalle tisane, maschere di bellezza, aceto, vino.
Come prepararla
La preparazione è molto semplice e la si può dunque fare nella cucina di casa propria senza incontrare troppe difficoltà. Le bacche essiccate e già tagliate si possono acquistare sia in erboristeria che su internet, oppure per chi ne ha la possibilità, le può raccogliere fresche nei boschi e se lo gradisce può essiccarle in piena autonomia. Il numero di bacche da utilizzare è correlato alla quantità di tisana che si vuole produrre; tendenzialmente per un litro e mezzo di acqua vengono impiegata venticinque bacche di rosa canina, che siano fresche od essiccate. Una volta che si è in possesso delle bacche necessarie per la quantità di tisana desiderata, si scalda l’acqua portandola ad una temperatura non oltre i trenta o quaranta gradi (altrimenti, se si utilizza l’acqua ad una temperatura elevata, si perderanno tutti i suoi nutrienti) -quindi deve essere tiepida-, poi si versano le bacche e si lasciano in ammollo per una decina di minuti circa. Dopodichè, passato il tempo necessario, si filtra il liquido ottenuto e si potrà gustare la propria tisana. Il gusto risulterà aspro al palato ma questo è dovuto dal fatto che è particolarmente ricca di Vitamina C, tanto che la quantità contenuta al suo interno risulta addirittura quattro volte superiore rispetto a quello che si trova negli agrumi.
Per addolcire il sapore della tisana, si consiglia di utilizzare uno o due cucchiaini di miele. Per chi invece fosse un amante dello zenzero, lo si può aggiungere all’atto dell’infusione cosicché i due gusti si completino a dovere. È necessario utilizzare la giusta quantità di zenzero poiché il suo gusto particolare potrebbe falsare il sapore finale della tisana.
Controindicazioni
È sconsigliato l’uso sia a chi soffre di calcolosi renale, sia alle donne in stato di gravidanza che ai bambini. Se si ha uno stato di salute delicato, prima della sua assunzione è necessario parlarne con il proprio medico di famiglia, che indicherà la quantità e la frequenza con cui poter assumere la bevanda.