Un lotto di tomini è stato ritirato dagli scaffali dei supermercati per rischio salmonella. Il ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di alcune confezioni di questo tipo di formaggi venduti con diversi marchi. L’ultimo ha riguardato il “Tomino del boscaiolo”. Scopriamo i sintomi e la cura della salmonella.
Salmonella da tomino del boscaiolo: sintomi
Il ministero della Salute ha pubblicato il ritiro dal mercato di queste confezioni da parte del produttore, raccomandando di non consumare i prodotti indicati e di restituirli al punto di acquisto per rischio salmonella.
Già a partire dal 13 aprile diverse catene della grande distribuzione avevano segnalato il richiamo dello stesso lotto di formaggi.
Ma cos’è la salmonella? Con il termine salmonella si identifica un genere di batteri presente in natura in oltre 2mila varianti, responsabile della maggior parte delle infezioni contratte attraverso il cibo. La malattia associata alla trasmissione di questo agente patogeno, come spiegato dal ministero della Salute, è la salmonellosi, una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.
I principali mezzi di contagio sono i prodotti di origine avicola, uova e derivati, carni crude o poco cotte, latte e formaggi freschi o non pastorizzati. Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.
Ecco i sintomi della salmonellosi. La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.
Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon). Altri sintomi più comuni sono diarrea, vomito, febbre e crampi addominali e possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, per una durata di circa 4-7 giorni.
Soggetti a rischio sono:
anziani;
bambini;
donne in gravidanza;
individui affetti da anemia falciforme;
individui affetti da Hiv.
Salmonella e tomino del boscaiolo: la cura
Trattandosi di un’infezione batterica, verrebbe spontaneo pensare che la salmonellosi si possa curare con un trattamento antibiotico. In realtà, il ricorso agli antibiotici viene spesso sconsigliato poiché, nella maggior parte dei casi, le gastroenteriti da salmonella sono forme lievi ed auto limitanti, per cui i sintomi regrediscono spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Per questo motivo, la principale misura terapeutica è rappresentata dal riposo e dalla generosa assunzione di liquidi, utili per compensare l’acqua ed i sali persi con il vomito e la diarrea.
Molto utile anche la somministrazione di fermenti lattici e probiotici per ricostituire una flora batterica ottimale. La terapia antibiotica è riservata soltanto ai soggetti anziani o immunodepressi, ai bambini al di sotto dei due anni e in generale nelle infezioni gravi, con sintomi extra intestinali.