Tumori e malattie varie: mortalità superiore nel Sud Italia

Al sud si muore di più a causa dei tumori: il rapporto Osservasalute mette ancora in luce un Paese spaccato a metà.

Pubblicato dall’Osservatorio Nazionale della salute delle Regioni italiane, il rapporto Osservasalute raccoglie ed enuclea i dati relativi al funzionamento della sanità all’interno delle varie regioni. Ad essere evidenziato dai numeri è il profondo divario esistente tra Nord e Sud in merito alla prevenzione e al trattamento di cancro e tumori.

Tumori al nord e al sud

La disparità evidente tra Nord e Sud del Paese è spesso stata oggetto di studi economici e demografici, oltre che sociologici, storici e politici. Ora il divario tra le due metà della penisola in ambito medico è stato uno degli argomenti portati alla luce dallo studio svolto nell’ambito del Rapporto Osservasalute promosso dall’Osservatorio Nazionale della salute delle Regioni italiane. Il rapporto presentato presso l’Università Cattolica di Roma ha evidenziato come al Sud la percentuale di decessi dovuti a tumori sia ben più alta rispetto alle regioni del Nord. La sopravvivenza ai tumori, tra le patologie più difficili da sconfiggere e dalla mortalità più elevata, rappresenta un buon indicatore per misurare l’efficacia non solo dei servizi e delle cure oncologiche, ma anche del sistema di prevenzione.

Le regioni del Centro-Nord presentano livelli grossomodo omogenei per quanto riguarda la percentuale di trattamenti risolti con successo e la quantità di esami di screening effettuati. Il meridione risulta molto indietro, con numeri che fanno riflettere. Il tasso di mortalità da tumori al Sud è molto più alto rispetto al Nord, nell’ordine di percentuali medie che variano dal 5% al 28% in più rispetto alle più virtuose tra le regioni settentrionali (Emilia Romagna e Trentino). Essenziale al primato del Settentrione è stato lo screening preventivo, effettuato con successo al Nord e con affluenza drammaticamente inferiore al sud: più del 70% dei selezionati per uno screening preventivo del tumore al colon nella provincia del Trenitno si è sottoposta all’esame, mentre in Puglia poco più del 12%.

Più incidenza al nord

Queste stime erano già state suggerite in precedenza dal rapporto I numeri del Cancro 2017, presentato nel settembre 2017. I numeri presentati portavano alla luce un dettaglio interessante: l’incidenza di tumori e cancro è più alta al Nord (17% in più rispetto al Sud per gli uomini, 18% per le donne), con una presenza nettamente minore di carcinoma all’esofago, di melanoma, di tumori al rene e alla prostata nelle regioni meridionali. Questi numeri sono stati giustificati con una minore esposizione ad agenti inquinanti e una migliore qualità della vita al Sud, dove ritmi più lenti, abitudini alimentari e città meno affollate sembrerebbero portare a sensibili differenze nella salute.

Maggiore mortalità al sud

Questi dati diventano esplicativi del divario nella sanità se integrati dalla percentuale di sopravvivenza ai tumori. Già il rapporto del 2017 sottolineava come il sistema sanitario meridionale, a fronte di un numero minori di casi, non fosse in grado di garantire la stessa percentuale di sopravvivenza ai tumori del Nord: se l’Emilia Romagna poteva vantare più del 62% di sopravvivenza, la Campania si attestava solo al 55%. La causa di questa maggiore mortalità non sarebbe da imputarsi alla scarsa qualità delle cure, quanto alla difficoltà di diffondere in modo efficace la cultura della prevenzione.

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