Tutelare la salute mentale nel settore cinema e tv

La salute psicologica al lavoro è sempre più minacciata. Nel settore del cinema e della tv alcune ricerche hanno evidenziato che la situazione è ancora peggiore.

La maggior parte di noi ha bisogno di lavorare per vivere e, qualche volte, in nome di questo bisogno, si arriva a toccare il fondo. Qualcuno potrebbe controbattere che tutto sta alla passione che si mette in quello che si fa: beh, sicuramente avere un lavoro che ci piace aiuta, ma non basta per prevenire e fronteggiare il problema.

Insomma, la nostra salute psicologica al lavoro è sempre più minacciata. Nel settore del cinema e della televisione, in particolare, alcune ricerche hanno evidenziato che la situazione è ancora peggiore: quasi nove lavoratori e lavoratrici su dieci hanno o hanno avuto un problema relativo alla propria salute mentale.

Questi dati sono abbastanza sconvolgenti. Immaginiamo questo mondo affascinante e glitterato e diamo per scontato che la salute mentale di chi ci lavora sia ben tutelata, ma basta guardare un po’ più da vicino per accorgersi che non è così.

Ma cosa si può fare? È possibile, in quanto lavoratrice o lavoratore del settore, tenersi completamente al di fuori da questi problemi? Purtroppo, sembra che le probabilità siano molto poche. Del resto, chiunque ha a che fare con questi problemi almeno una volta nella vita, in qualsiasi ambiente lavorativo si trovi.

Quindi, cosa fare se ci si trova in questa situazione? Proveremo a rispondere a questa domanda proponendo alcuni step pratici da seguire che, potenzialmente, possono aiutare chiunque. Qualsiasi sia il proprio lavoro, è importante sapere cosa fare per tutelare la propria salute mentale: speriamo che la lettura di quest’articolo possa essere utile.

Come affrontare i problemi di salute mentale

Tre punti da tenere sempre a mente, come primo passo verso la risoluzione del problema: 1) chiunque può avere problemi di natura psicologica; 2) la salute mentale è condizionata da vari fattori; 3) non tutti questi fattori sono sotto il nostro controllo.

Quanto al punto 3, è anche vero che assumersi la responsabilità della propria salute mentale aiuta a sentire di avere il controllo della situazione: è fondamentale alleviare lo stress, è fondamentale guarire dai problemi di natura psicologica, è fondamentale vivere una vita soddisfacente.

Molte cose possono migliorare la nostra resilienza e diversi studi lo dimostrano. Di seguito ne indicheremo alcune.

Il sonno

Arrivare a letto già in uno stato di rilassamento è importante: aiuta ad addormentarsi facilmente e assicura un sonno ristoratore. Per questo è importante che la stanza in cui si dorme sia perfettamente adatta alla sua funzione.

A seconda del lavoro che si svolge, si può avere la tentazione di portare ogni genere di dispositivo tecnologico a letto con sé: TV, smartphone, tablet e così via. Ma bisogna ricordare che guardare gli schermi luminosi nelle ore immediatamente precedenti
l’addormentamento può interferire con la capacità di prendere sonno e la qualità dello
stesso.

Se ci pensiamo, le notti in cui dormiamo male sono spesso quelle in cui restiamo su internet o Netflix, a letto, fino a tardi. Può essere utile stabilire un paio di regole: per esempio, evitare di guardare la tv meno di un’ora prima di andare a letto, oppure evitare messaggiare fino a tarda notte. Al mattino successivo, l’umore ne gioverà enormemente.

È molto importante anche evitare l’assunzione di sostanze stimolanti, poiché anch’esse influiscono negativamente sul nostro riposo notturno. Assumere nicotina, caffeina o alcol prima di andare a letto, infatti, è una pessima abitudine che, per cominciare, andrebbe quantomeno ridimensionata.

Se proprio non riusciamo a fare a meno di queste sostanze la sera, vale lo stesso discorso fatto per gli schermi dei dispositive: è bene evitarle un’ora o due prima di andare a dormire.

Il cibo

È risaputo che anche consumare pasti troppo pesanti prima di andare a dormire può peggiorare la qualità del nostro sonno.

La mancanza di buone abitudini alimentari ci impedisce di riposare bene, interferendo con l’assorbimento dei nutrienti e peggiorando la digestione, soprattutto quando ingeriamo porzioni esagerate e/o mangiamo piccante a cena. Insomma, non è un luogo comune: la maggior parte degli specialisti e delle specialiste è concorde nell’affermare che non bisogna eccedere con il cibo nelle ore immediatamente precedenti il riposo notturno.

L’attività fisica

L’esercizio fisico non riguarda solo il… fisico: apporta miglioramenti anche alla memoria e all’umore. Non bisogna necessariamente fare chissà cosa: basta mezz’ora di movimento ogni giorno, nel modo più comodo e piacevole per noi, magari aumentando progressivamente l’intensità.

Un beneficio immediato è dato dal senso di soddisfazione e benessere successivo alla sessione sportiva (fosse anche una camminata a passo veloce, con le scarpe adatte). Insomma, cerchiamo di muoverci di più. Le opzioni non mancano, sia dentro che fuori casa.

Render(si) conto del proprio operato

A seconda del lavoro che si fa, si potrebbe essere costretti e costrette a render conto del proprio operato ad altre persone, e questo sicuramente non è proprio entusiasmante; tuttavia, render conto del proprio lavoro a noi stessi gioca un ruolo chiave a beneficio della nostra salute mentale.

Essere in grado di assumersi la responsabilità di alcuni compiti, infatti, ci insegna anche a essere più responsabili in generale. Dobbiamo essere padroni e padrone delle nostre azioni, nel bene e nel male: per esempio, chiunque stia combattendo con una dipendenza dal gioco d’azzardo e ammetta di essere dipendente muove già un primo passo verso la risoluzione del problema.

Questo ragionamento non si applica solo al gioco d’azzardo, ma a qualsiasi aspetto della vita: prendersi la responsabilità delle nostre azioni e delle nostre scelte ci fa sentire migliori che mai.

Mindfulness: qui e ora

Ormai si sente moltissimo parlare di mindfulness: attenzione cosciente, consapevolezza. Vivere il momento. Prendersi il tempo di vivere il presente risolleva lo spirito e aiuta a prevenire problemi mentali.

Molte persone rimuginano sul passato o si preoccupano del futuro, dimenticandosi di vivere il momento presente. Cerchiamo di evitarlo. Prendiamoci una pausa e riflettiamo su chi siamo, cosa stiamo facendo, a cosa stiamo pensando. E cerchiamo di farlo spesso.

Il punto è non farsi travolgere dal pensiero ossessivo di cosa si è fatto in passato, cosa si dovrebbe diventare, cosa ha in serbo il futuro. Eppure, moltissime persone lo fanno (anche proprio nell’industria televisiva e cinematografica, secondo un sondaggio). Sono proprio questi comportamenti a generale spirali negative per la nostra salute mentale.

Conclusione

Ridurre drasticamente l’incidenza dei disturbi mentali nei lavoratori e lavoratrici di qualsiasi settore è possibile, ma serve uno sforzo collettivo.

I risultati delle ricerche evidenziano che bullismo, stress, ansia, sensazione di inadeguatezza e paura di lasciare il lavoro sono in cima alla lista dei problemi. Se almeno la maggior parte di noi si impegnasse a migliorare la propria salute mentale e a non danneggiare quella delle altre persone, avremmo complessivamente meno disturbi e vivremmo vite eccellenti.

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