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Sembra una storia di fantascienza. Una singola puntura di zanzara infetta provoca occhi rossi, dolore muscolare e articolare, vomito, irritazioni, mal di testa e, in casi estremi, paralisi. Nelle donne incinte, il virus Zika può causare difetti nel neonato.
Sfortunatamente, non è una storia inventata. È tutto vero, è spuntato e si sta diffondendo nel mondo grazie alla zanzara Aedes Aegypti, lo stesso insetto che trasmette la dengue, un virus caratterizzato da una febbre emorragica. Ciò che rende il virus Zika così pericoloso è l’aumento del numero dei casi, che mette a rischio nuove popolazioni. Il prossimo focolaio potrebbe scoppiare negli Stati Uniti?
Il virus Zika negli Usa
È improbabile, dicono i funzionari sanitari. Gli esperti dell’Entomological Society of America ammettono che le condizioni climatiche di alcune zone degli Stati Uniti sono adatte alla proliferazione della zanzara del virus Zika. Ma, allo stesso tempo, molti altri fattori che hanno contribuito alla diffusione in altre parti del mondo sono assenti, rendendo improbabile un’epidemia su larga scala.
Gli entomologi Max J. Moreno-Madrinan e Michael Turell, autori del recente articolo “Fattori di preoccupazione nella diffusione dei virus Zika e Aedes Aegypti negli Stati Uniti” sul Journal of Medical Entomology, hanno scoperto che la diffusione del virus Zika è dovuta principalmente a cattive condizioni socioeconomiche. Queste non sono da sottovalutare: colpiscono 2,7 miliardi di persone nel mondo.
Rischio di contagio
Negli Stati Uniti, dove la maggior parte delle case ha l’aria condizionata, finestre e acqua del rubinetto piuttosto che depositi idrici, è molto improbabile che scoppi un’epidemia del virus Zika. Uno dei pericoli maggiori può essere che il virus venga importato da persone infette che giungono negli Stati Uniti.
Ma ciò non vuol dire che gli americani che non viaggiano sono immuni al virus Zika. Sono state contratte più di 16.800 infezioni, che sono state riportate ai Centri di Controllo e Prevenzione delle Malattie. Tra queste, 1595 appartengono a donne incinte, 17 delle quali hanno partorito bambini con difetti di nascita dovuti al virus. Puerto Rico, Florida e le regioni costiere di Alabama, Mississippi, Louisiana e Texas sembrano essere le zone più a rischio. Ma i modelli di previsione mostrano anche regioni interne tra cui Oklahoma e Kansas come luoghi potenziali di diffusione (ma non in grande scala).
Ricorda che l’infezione viene trasmessa per lo più per via diretta, tramite il morso della zanzara, ma è anche possibile che il contagio avvenga per via sessuale.
I sintomi dell’infezione
Se ti sei recato di recente in zone a rischio di infezione da questo virus, devi fare attenzione. Cerca di capire se manifesti i sintomi tipici di questa malattia. Le principali avvisaglie sono:
- Febbre
- Dolore e gonfiore alle articolazioni
- Astenia (grande debolezza)
- Congiuntivite
- Nausea
- Occhi rossi e irritati
- Macrocefalia (testa grossa) e mal di testa.
Se presenti uno o più di questi sintomi, non esitare a recarti dal medico o in ospedale per un controllo.