La vitamina D è un ormone sintetizzato dal nostro organismo, attraverso l’esposizione dei raggi solari. Per questo motivo è chiamata anche “vitamina del sole“. Svolge molteplici funzioni: contribuisce alla salute delle ossa, sostiene il sistema immunitario, previene alcuni tumori e malattie metaboliche, inoltre, supporta la funzionalità dei polmoni e la salute cardiovascolare. Ma cosa succede quando manca ? E come possiamo integrarla?.
Carenza di vitamina D
Alcuni studi affermano che un’esposizione al sole di 10 minuti per 2-3 volte a settimana consente alla maggior parte delle persone di produrre una quantità sufficiente di vitamina D. Tuttavia, le sue “riserve” si esauriscono molto velocemente, specialmente durante la stagione invernale. Proprio per questa ragione dobbiamo prestare attenzione ai rischi legati alla sua carenza.
Sebbene il corpo è in grado di produrla, ci sono diverse cause che possono ridurne i livelli. Oltre una mancata esposizione al sole, anche una dieta vegetariana restrittiva, vivere in paesi generalmente a latitudini elevate e l’invecchiamento della popolazione.
Sintomi da carenza di vitamina D
Se vi ammalate facilmente, vi sentite eccessivamente stanchi, giù di morale e continuamente affamati, potrebbe dipendere da una carenza di questa vitamina . Infatti, oltre a supportare il sistema immunitario e regolare i livelli di serotonina, è indispensabile per regolare i livelli di insulina e aumentare il senso di sazietà. I rischi a cui si potrebbe andare incontro per la mancanza di questo ormone sono: l’obesità, il diabete, l’ipertensione e la stanchezza cronica.
Come integrare la vitamina D
Il metodo più indicato è uno stile di vita sano che preveda delle passeggiate all’aria aperta e una dieta equilibrata. Una dieta vegana può ridurne i livelli nel nostro organismo per mancanza di fonti naturali di origine animale. Gli alimenti che contengono vitamina D non sono molti. Tra questi abbiamo il pesce, in particolare salmone, sardine e sgombro e la carne come pollo e tacchino. Altre fonti da cui possiamo assumerla sono: il latte vaccino, il tuorlo d’uovo, i cereali, i legumi, la frutta secca e le verdure.
Quando le nostre abitudini alimentari non ci aiutano ad assimilarne la quantità giusta , possiamo utilizzare anche degli integratori alimentari.