West Nile Dengue e altre arbovirosi protagoniste del podcast ‘Ascolta e vedrai’

(Adnkronos) – L’aumento delle temperature favorisce la presenza, anche alle nostre latitudini, di arbovirosi, un particolare tipo di zoonosi virali trasmesse, dagli animali all’uomo, attraverso la puntura di insetti – soprattutto zanzare, ma anche da zecche e flebotomi – che fungono da vettori di un centinaio di virus che causano varie infezioni con presentazioni cliniche diverse. Gli aspetti oculari di queste patologie possono includere: emorragie sottocongiuntivali, congiuntivite, uveite anteriore e posteriore, vitreite, corioretinite, vasculite retinica, maculopatie, emorragie retiniche e neurite ottica. Lo spiega 'Le arbovirosi: una minaccia per gli occhi', il sesto episodio della seconda stagione di 'Ascolta e vedrai', il podcast de 'L'Oculista Italiano' per promuovere e sostenere il benessere della vista e imparare a conoscere e proteggere gli occhi, disponibile nelle piattaforme dedicate. Nel nostro Paese sono soggette a sorveglianza speciale le arbovirosi di Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana, informa il podcast. In aumento in tutto il mondo, rappresentano una delle principali cause di morbilità sistemica e mortalità. Tra questi, la febbre Dengue, il virus del Nilo Occidentale, la febbre gialla, l’encefalite giapponese e, più recentemente, il virus Zika sono stati associati a una vasta gamma di manifestazioni oculari. La diagnosi si conferma con test di laboratorio, inclusi Rt-Pcr ed esame sierologico. In genere il coinvolgimento oculare è auto-limitante, ma la malattia può lasciare danni permanenti alla vista. Nell’uomo circa l’80% dei casi di infezione da West Nile Disease, trasmessa dalle zanzare – spiega la voce narrante – è asintomatica, ma negli altri casi possono esserci segni clinici che vanno da molto blandi o gravi che possono durare pochi giorni, ma anche settimane o mesi, in persone immunocompormesse. A livello oculare, la corioretinite multifocale è una manifestazione comune dell’infezione da West Nile con malattia neuroinvasiva, ma frequentemente è asintomatica e autolimitante. Come però ha evidenziato un recente case report, realizzato da un team di ricerca italiano dell’Università di Bologna, guidato da Nicola Valsecchi, è possibile che la corioretinite multifocale sia la sola manifestazione di infezione acuta da virus West Nile. L’infezione umana da virus Zika, veicolata dalla puntura di alcune zanzare appartenenti al genere ‘Aedes’, responsabili anche della trasmissione di altre malattie, come la febbre gialla, è particolarmente pericolosa in gravidanza. L’infezione può infatti causare per il nascituro anomalie che colpiscono il sistema nervoso centrale, l’apparto uditivo e non ultimo quello visivo. Si stima che quasi 1 bambino su 3, con infezione da Zika è colpito da alterazioni retiniche, gravi anomalie al nervo ottico in circa il 20% dei casi e cicatrici corioretiniche che interessano la zona maculare nel 17% dei casi. Inoltre, oltre il 70% dei bambini presenta una acuità visiva inferiore alla norma e il 75% strabismo. La febbre dengue – ricorda il podcast – può manifestarsi con infiammazioni oculari e annessiali potenzialmente minacciose per la vista, che portano a endoftalmite, panoftalmite, cellulite orbitale, melting corneale e sclerale ed emorragia orbitale. In assenza di terapie specifiche – essendo malattie virali gli antibiotici possono essere utili solo per trattare alcune complicanze secondarie, ma col rischio di favorire le antibioticoresistenze, a cui è dedicato un episodio della serie – è fondamentale la prevenzione attraverso controlli sui viaggiatori, monitoraggio dei focolai d’infezione e utilizzo di repellenti cutanei, specie in zone a rischio. Attualmente esistono dei vaccini efficaci per il virus della febbre gialla, della Dengue e dell’encefalite giapponese. L’armamentario preventivo – ricorda la voce narrante – si è recentemente arricchito del vaccino, il primo, per l’infezione da Chikungunya, causata dall’omonimo virus, che viene trasmesso dalla a puntura di zanzare infette del genere Aedes, soprattutto la Aedes aegypti e la Aedes albopictus, comunemente nota come zanzara tigre. Il via libera da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), a cui è seguita l’approvazione definitiva a fine giugno da parte della Commissione europea, si basa sui risultati degli studi di fase 3 pubblicati su The Lancet, che indicano per Ixchiq* un tasso di risposta sierologica del 98,9% a 28 giorni con una singola vaccinazione. Questa risposta immunitaria è stata mantenuta per 24 mesi dal 97% dei partecipanti allo studio ed è stata ugualmente duratura nei più giovani e nei più anziani. Queste e altre interessanti informazioni su ‘Le arbovirosi: una minaccia per gli occhi’, l’ultimo episodio, appena pubblicato, in 'Ascolta e vedrai' il podcast dell'Oculista Italiano presente nelle piattaforme – Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker – e su oculistaitaliano.it, dove si possono trovare anche altri approfondimenti e aggiornamenti. Il prossimo episodio sarà dedicato a robotica e chirurgia oculare. —[email protected] (Web Info)

Scritto da Adnkronos

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